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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

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   seguilo di baroni e di nobili. Tii qui sto Celestino V insignito del triregno , imputi la papale benedizione a un numeroso popolo, che bene oltrepassava il numero di dugeutouiila persoue.
   per lunghi digiuni, f nel pallor del volto due occhi neri , velati di pianto, dicevano delle dulcttie dell' aoima innamorata di Dio. Ma in tanto squallore l'eremita e la cella spiravano un'aura di Paradiso A questa vista sen* za far motto , presi i prelati da santa maraviglia scoprirono il capo , e riverenti si giltarono b occoni per terra 5 e lo stesso fece il rinchiuso eremita. Ruppe primo il si* lenzio r Arcivescovo di Lione , sponendo a Pietro come fosse stato scelto a supremo Pontefice , e raffigurandogli la Chiesa quasi nave sbattuta da marosi , ed aspettimi lui che le sciogliesse le vele ai venti , e le reggesse a buon cammino il limone. E così dicendo svolgeva sotto gli occhi dello sbalordito eremita i suggellati papiri , recalori di tanto decreto.
   Non sapeva del farsi il povero eremita oppres«o dal* la grandezza dell'ufficio, e dell'onore che gli v« levano imporre. Rispose, tener l'animo fra due ; volerne interrogare Ilio nella preghiera : orassero per lui. £ sì dicendo , prendevasi la stupenda scrittura ; e ritraendosi , andolla a riporre in un certo sito. Poi prostralo orò per sapere dei divini voleri ; e indi a poco si appreseniò ai messi , dicendo loro , accettare il sommo Pontificato. Le quali parole nrin ebbe finite , che quelli gli sì gitlarono ai piedi, e glie li baciarouo , chiusi com'erano ancora ne' vellosi calzari. *
   Come si sparse la voce della creazione dìqtnl Poti-tefice , incredibile moltitudine di genie «ice* rie a veder* lo , ed avere la bened.zioue dell' invisibile eremita , così inaspettatamente sublimato a tanta altezza. Tra il più b l numero de'tjuali accorse anche Carlo II, ed il figliuolo Carlo Martello, per togliere benedizioni da lui.
   Intanto i Cardinali elettori se ne stavano ancora in Perugia ( in cui una minaccia di scisma gli a\eva re* pentinamente radunati ) aspettando che li venisse a trovare il nuovo eletto, come lo avevano mandato jle^au-
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