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Clic anzi per eternare la memoria di quel fausto avvenimento, e per mostrarsi grato nel più con-veuevol modo a tutti i presenti e futuri , egli concesse allora con una bolla apostolica , di sua
do per lettera , unita al decreto della elezione. Ma a vece del Papa si videro innanzi una lettera di lui, che recava , uon poter muovere tanto di lontano ; oso ai nevosi Abruzzi , nou patire i calori estivi ; vecchio , non bastargli le forze al viaggio: venissero piuttosto a lui. In questo mentre Carlo persuase il Santo Papa a condursi nella nascente città di Àquila per prendervi le pontificali insegne. Condiscese Pietro alle inchieste e si di* spose ad entrare in Aquila trionfalmente , ma cavalcane do un somiero , che i due Re a piedi gli addestravano. Varie sentenze a quella vista. Alcuoi lodavano Pietro , ricordando Cristo entrante in Gerusalemme ; altri vole-vano più occulta quella umiltà.
Però la venuta di questo Pontefice santo fu di molta letizia agli Aquilani e la cittk di molte immunità dotata. Fu particolarmente supplicato dal popolo , che quelle indulgenze di che erano stati compiacenti i suoi iredecessori concedere alle Chiese del contado aquilano, fossero rinnovate da luì nelle chiese della citta di nuovo fabbricate, ed egli graziosamente annoi. Creò due Car* dinali aquilani , ossia Pietro dell' Aquila e Tommaso d'Ocre. E secondo che dice Girolamo FlouMi » decorò » ciasr li'dono dei rasati più principali c< 11 l'ornamento » di Cavaliere ; e di ciò non contento impetrò dal R.» » di Mapoli la concessione dei Castelli , e per ultimo , » quasiché non saziandosi di già mai ben fica ria , slargò » la sua mano Pontificia a versarle di s* pra spirituali » tesori di pienissimo Giubilio nell'anniversario della di » lui gloriosa coronazione ogu* anno ».
» Celestino ( qui soggiunge Bernardino Cirillo ) fu » nel suo Pontificato veduto sempre osservar l'instituco » della sua prima vita , usando l'istessa austerità in che » era per tanti anui vissuto, eccetto gli abiti esteriori » che gli usò conformi alla dignità pontificale, e si sft>r-» zava in quanto poteva accomodaci al peso dell' tffi-
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