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ormai vergognoso letargo è da ricorrere alla co* rona artistica , che fu sì spleudida nel cinque* cento- e nel seicento , e che è scala a principio di vita ed a glorioso risorgimento. E forse vi sarà chi ignori , che in que' secoli beati molti e molti denari profondeauo per le arti numerosissimi ; e non ergevan pietra che non fosse splendidamente decorata. Testimoni gli affreschi delle loro sale immense , le dorature profuse , i quadri dipinti da sommi artisti , le statue meravigliose , le fastose cappelle gentilizie.
Posto ciò ottimo divisamento sarà quello di prendere ad illustrare i monumenti tutti che nelle città giacciono dimentichi, e che dormono il sonno della morte nella polvere dei secoli. Ben è vero che valènti giovani oggi si occupano di proposito suir oggetto , sia scrivendoli sopra un muto foglio , sia stampandoli sovra una tela un marmo uu'edifizio, li maudano a ragionare colle presenti e le future generazioni. Lu quel momento essi amano che le opere degli artisti trovino un cuore che si lasci commovere , e ne intenda pure il linguaggio e la bellezza ; mentre non v? à più bel piacere quauto quello che si prova nel contemplare un' opera d'iugeguo. — Quindi anche per me conviene che la storia apra le sue pagine , e che nella mia patria si numerino ad uno ad tino le vere e liberali arti del genio. Cosi Dio m' assista or che fra i discordanti pensamenti , e non curauza de'patri scrittori, vo* narrando le glorie artistiche della terra natale,
Impertanto nella città di Aquila merita un guardo di compiacenza non disgiunto da ammi: razione primieramente la Galleria de9 Marchesi di Torres , in cui gli amici delle arti non pos-16
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