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me quella che dominando nei fabbricati di Àquila , bene la rendeva il modello della costruzione delle Città del medio-evo e dei bassi tempi , se i tremuoti apportatrici di morte e di spavento non l'avessero quasi tutta eguagliata al suolo ) sono a vedersi ancora la parte occidentale dell9 Ospedale di S. Salvatore , il palazzo Alfieri Pica a porta di Bazzano, e quello de7Signori Agnifili e del Cardinale. Potrei aggiungere a questi il palagio di Franchi dirimpetto a S. Chiara , il cui atrio è pregevole per gì* intagli de'capitelli nelle colonne i e per Lo stemma della famiglia operati, come si vuole , da Salvato Aquilano ; non che il palazzo dei Signori Benedetti , nel cui cortile si ammirano colonne di fina e bianca pietra calcarea aquilana , con proprietà d'intagli , vaghezza di basso-rilievi e con quanto distingueva la scuola di Silvestro Àriscola. — Non men degne di osservazione sono molte porte e finestre rimaste negli edilìzi privati e nei luoghi più remoti della città ; e la maggior parte di esse con colonne di struttura stravagante e capricciosa , alcune avvolte in ispirale, altre rappresentanti fogliami e figure.
La Piazza della Città, detta piazza grande, è una delle più vaste , e come dice Pico » po-» co men di Navoni , e con più beli7 ordine posta (t) •*>. Fu questa selciata fin dal i3og, e quindici strade immettono in essa ; poco distante da lei, a dritta di chi esce , si apre un bellissimo passeggio piantato di acace e di aitando.
I teatri che formano il giusto diletto ed )1 ragionevole intertenimento di tutti i popoli, sono
(1) Pico — Descriz. delle sette Citlà illustri.
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