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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   quasi a dire mancanti in Aquila ; però e elegante assai quello denominato la Sala Olimpica, in cui è ìi vedersi una lunga serie di colonne doriche scannellate e fornite di festoni di cristallo , la platea , due ordini di palchi e 1' ultima loggia che imitano la stessa disposizione de' sedili degli antichi teatri. Potrei aggiungere il gran sipario che rappresenta i Marsi allorché givano in ajuto di Turno , conforme gli descrisse Virgilio ; e su quelle noie disegnava in tela Giuseppe de Mattia salernitano , lasciandone Tese* ruzione al pittore Frantz Hille. — Noi però ci auguriamo che voglia qui edificarsi un buon teatro che sia una vera scuola del popolo , nella quale meglio che in qualunque altra si può adempiere il precetto d'Orazio di unire la utilità col diletto.
   Il Regio Castello desta sorpresa e nieravU glia coli'imponente sua mole , ed al forastiere ispira quel rispetto dovuto ai più nobili monumenti che tanto sublimano Italia. Fin dai tempi di Carlo V, ovvero nel 1535 col danaro tributato dagli aquilani a Filiberto d'Oranges ( di cui sopra abbiam fatto menzione ) fu -costruito questo Castello per voloutà dellr Imperatore Carlo , « con architettura del cav. di Malta Pietro Luigi Scriva : quel medesimo che costruì il castello di S. Ermo in Napoli. Di questo Regio castello poi, eh'è uuo de'più forti d'Italia e per dispaccio del 1810 dichiarato quarta prigione del regno, prescindendo dal riandare a parte a parte il maestoso fabbricato, e le mura larghe ben dieci braccia con fortissima incamiciatura di travertino , e cou tal' ordine di merli che meglio uon v' è a resistere agli assalti di artiglieria ;