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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   muri intarsiati di pietre a due colorì , i quali fiancheggiano una gran piazza di forma quadrilatera. E qui uopo è far conoscere che il celebre architetto Tancredi di Penti ma costruiva questo superbo fonie nel. 127»», per cupa del cablano e rettore di Aquila Lucckesmo Fiorentino di patria e Giudice Guelfo da Lucca ; sotto la cui amministrazione questa città si nobilitava assai di edilizi pubblici e privati. Che anzi il Cirillo discorrendo di questo fonte della Riviera ci fe'«apere che » cosi per l'abbondanza dell'acque come per la struttura di esso , fu reputato il più belio che m Italia si vedesse in quel tempo *>. Aggiungi t g3 maschere»i tutti fra loro differenti , come gli descrive il Milizia ; la maggior parte de9 quali furono scolpiti dal su menzionato Tancredi , e quelli nei lato a settentrione per Alessandro Ciccarone.
   Infine fra i migliori edifiz» occupa no luogo distinto il palazzo de' Tribunali , siccome mole grandiosa e ben condotta ; il quale fu costruito nel i843 sul sito di un'antico edificio che fu già la resideuza del Magistrato Aquilano; occupato pria da Margherita d' Austria figlia dell' lm-peradore Carlo V, e madre di Alessandro Farnese. Però prescindendo dal riandare i portici , le colonne e le cento finestre che vi si numeravano di bianca pietra con finissima arte lavorate ; non che que' molti principi e porporati , il Cardinal Farnese, il Principe di Parma, l'Ain-basciadore del re di Spagna , la figlia dell' Altezza di D. Giovanni d'Austria e tutti quanti i gentiluomini di Corte che vi albergarono ne' secoli andati ; io piuttosto mi limito a dire che in questo palagio ( vera sede di Temi od Astrea )