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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
l'ambone innalzato dall'Abate Nicolò nel 1195; e S. Maria ad C/-y)j-las con pitture del XII, XIII, XIV e XV secolo, che tanto illustrano la storia artistica delle nostre provincie; e l'insigne Badia di Casanova in Diocesi di Penne, edificata nel 1191 da Margherita madre di Berardo II Conte di Laureto e ili Conversano, alla quale poi venne unita quella di Carpineta, cospicua e poco distante dalla prima; e S. Stefano ad rioum maris, eretto da Gisone nell'800, secondo il parere di Polidoro, ma divenuta illustre nel XII secolo, in cui viveva il monaco Rolando, autore di una cronaca che comincia dal 853, citata dall'Antinori, dal di Meo, dal Polidoro, dal Romanelli, dal Troia, ed ultimamente nella sua interezza pubblicata dal mio i^resio e chiaro amico il Prof. Pietro Saraceni; cenobio illustre di
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cui tessono elogi il Biondo, l'Alberti, il Merula, l'Ughelli ed altri.
E monumenti insigni de' nostri Abruzzi sono i monasteri di S. Nicola a Tordino e di S. Giovanni a Scorzone, il primo dei quali sorse per opera di Trasmondo nel 1004, ed il secondo di Teutone nel 1005, come affermano Leone Ostiense ed Angelo della Noce; le chiese Cattedrali di Larino, di Vasto e di Lanciano, opera insigne quest'ultima dell'Abruzzese Grandco, ignoto anche ai più eruditi scrittori di arte; e S. Spirito sul Monte Maiella, illustrata con molta erudizione e sano giudizio dall'abruzzese V. Zecca; e la Chiesa di S. Panfilo di Sulmona con la bella facciata, e l'altra dell'Annunziata fondata fin dal 1320, essendo vescovo Andrea Capograssi, ma restaurata ed abbellita dall'illustre scultore ed architetto Roberto de Cicco di Pescocostanzo nel 1710: il maestoso e magnifico Tempio di S. Maria di Atri, fatto a pietre d'Istria, con il magnifico fronte dalle semplici, ma severe e grandiose linee, dal maestoso Campanile, uno dei più belli d'Italia, dalle famose porte istoriate a fregi, meandri, bassorilievi e figure simboliche, opera davvero insigne di due artefici abruzzesi, ignoti nella Storia dell'arte Napoletana, Rainaldo di Airi e Raimondo di Poggio; Basilica monumentale ed insigne anche per le pitture dell'Abside, capolavoro dell'Atriano Luca, contemporaneo ed amico di Giotto; e le chiese di S. Maria di Paganica, di S. Giusta, di S. Berardino di Aquila, capolavoro del nostro scultore, pittore ed architetto Cola dell'Amatrice; e S. Massimo della stessa città con la meravigliosa croce di argento, dovuta al sommo cesellatore Abruzzese Nicola di Guardiagrele, ignoto, come Meo de' Quatrari di Solinone, nella storia dell'arte;'e S. Flaviano di Giulianova, con la bella