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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   cupola, opera del XV secolo, per tacere di altri insigni e cospicui monumenti a Teramo, Atri, Solmona, Vasto, Cllieti, Aquila, viva testimonianza dell'ingegno eminente degli Abruzzesi e della coltura artistica, che non venne mai meno nelle nostre provincia.
   Ne la coltura letteraria, il valore nelle armi e le industrie fu-ron da meno della coltura delle arti belle. Non è compito nostro di ricordare qui il nome di quei letterati, storici, statisti, poeti, guerrieri, che illustrarono gli Abruzzi nei tempi di mezzo e ne'moderni, essendocene occupati di proposito in altri lavori, a' quali rimandiamo il cortese lettore. Diremo solo che nei nostri Monasteri si attendeva con amore a scrivere e copiar codici, libri e pergamene; e nelle Badie di Casauria, di Carpineto, di S.Giovanni in Venere, di S. Liberatore alla Maiella e di Casanova quei buoni monaci innalzavano preci a Dio e cantavano salmi, ma 11011 dimenticavano di coltivare i campi,e di nobilitarsi nello studio e nelle arti. I religiosi del Cenobio di S. Maria in Porcile fin dal 900 copiavano libri, ornandoli di stupende miniature, come ne fa chiara testimonianza l'Evangelo della Cattedrale di Larino,ove, in caratteri Longobardi, si legge la seguente epigrafe:
   Porcili Monachi haec divina volumina legis Scripserunt manibus propriis et corde fideli. Perlegere simul caute, et probavere levites Marcus et Alfridus, pariterque notarius Aubo, Quos dederat Petrus Samnitum in sede locatus. Ora. prò miseris tu qui legis ista, Deumque Propitium reddas famulis, dum sistes ad aram.
   e Poppone Presbitero fin dal 987 avea donato alla Congregazione dei chierici diOrtona—omneslibros meos quos habeo in domo meri, come riferisce il citato Polidoro, il quale ricorda pubbliche scuole, statuti, uomini illustri nelle lettere, nella giurisprudenza, nella medicina, che, anche in tempi di barbarie, tennero alto la fiaccola del sapere, illustrando la regione Abruzzese.
   Crediamo pregio dell'opera il rendere qui, per la prima volta, di pubblica ragione quanto di meglio lasciò scritto sul proposito il celebre scrittore Lancianese (1).
   (1) Polidoro, De studiis Firntunorum, ni*, al quale si dà da noi, per la prima volta, pubblicità.