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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   — 18 — ¦
   ipso, quamquam lanitiis deditus ac texturae, maxime tamen bellico-sus est, finitimisque undique formidini, nec minus etiam regibus, qui Neapoli imperant (1). Nel comune di Morino nella Marsica, esisteva nel passato secolo una fabbrica, in cui egregiamente si lavorava il ferro, del quale abbondava Cappadocia, Tagliacozzo ed altre terre; e Pescocostanzo, che tenue, come provarono L'abate Favilla ed il de Padova, il primato nelle arti, venne altresi nobilitata da artefici valentissimi, i quali possedevano il privilegio, cosi lasciò scritto il Liberatore (2), di rendere il ferro si e pei• tal modo pieghevole, chefaeil cosa poi riusciva dai'gli la forma che meglio si bramava. E ricorderemo Castel di Sangro, che si rese celebre, fin da tempi remoti, per le sue fabbriche di tappeti, confelt di uro e di acciaio; e Solmona per i lavori di oreficeria e per l'arte d'intagliare legni e fondere metalli: Paolo Manuzio la loda nel libro VI delle sue Epistole con le parole: Equidem Sulmonenses homines valere salis ingenio antea cognoveram: hoc artifìcii genere coeteris homini-bus an/eceUere vix unqicam putassem; nunc, pcrspecta indù-stria, il/os laudo. E f arte del filo fu sommamente in pregio nella città di Aquila., ove si lavorava, e si lavora tuttodì sid tombolo merletti, assai prima che quest'arte acquistasse tanta rinomanza in Inghilterra, a Bruxelles, a Malines ed a Velenciennes ; e lo dimostra il fatto ohe nel 1527, visitando il Viceré gli Abruzzi , fra le altre cose ricevi in dono vaghissimi merletti. L'arte della lana, del cuoiame, degli unguenti, di cui gli antichi faca-vano tanti e si svariati usi, veniva esercitata altresi con onore dai Frentani (3) ; in Ortona si trovava un collegio di fabri lanari; un altro in Larino, un terzo in Lanciano, città celeberrima per la manifattura dei vetri, per l'arte d'intagliare, di scolpire, di commettere a musaico vaghissimi pavimenti, per i lavori di bronzo, per
   (1) De Bello Napolitano, lib. 5.
   (2) Il Piano di Cinque Miglia, Napoli 1789. pag. 171.
   (3) V. Romanelli op. c. Alitinovi ap. Romanelli; Ren zetti L. Notizie istori' che della città di Lanciano, ivi 1878, pag. 7 e seg. pregevole ed erudito lavoro. E. ili Diego, le arti e le industrie in Lanciano e te.; ivi 1877. Polidoro de Antiq. Frent. ms. (molte delle dissertazioni di Polidoro, inviatemi gentilmente dall' egregio o caro amico Prof. Cav. P. Saraceni, pres«o di me si conservano); Bocnche > A-t-tiqnadro istorico della città di Lanciano etc. etc. V. p. Mommsen. op. c. V. puro Saggio di Agricoltura, arti e commercio della Provincia di Teramo ...... D. G. K. Nardi: ivi 1879, etc.