Stai consultando: 'Artisti Abruzzesi Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI', Vincenzo Bindi
Pagina (230/309) Pagina
Pagina (230/309)
Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
— 223 —-
stimati del suo tempo. Tra i molti livori, che egli condusse, ricorderemo un bellissimo quadro, che si vede nella Chiesa di San Francesco di Paola di Scanno. Rappresenta la istituzione de'tre ordini Francescani, i quali, guidati dall' Ubbidienza, ciglia Povertà c. dalla Castità, seguono il Serafico di Assisi, che va dietro al Redentore per la difficile via che mena alla virtù ed al cielo. Fu eseguito nel 1607; e per invenzione, moltiplicai e disposizione delle figure, movimento ed aria delle teste, forza e vigoria di colorito é lavoro degno del più eccellente artista. Nella nostra Tossicia ammirasi un altro dipinto di lui appartenente alla Chiesa di S. Antonio: rappresenta la Purificazione', vi si legge: Pasquali* Prictjs a Moxteregali pingehat 1595 Tossicia, tempore Domini Rudulphi Civici Prioris et notarii Mirti Procuratore Societatis Nominis Jesu.
Rooolto Civico, che qui si ricorda, appartiene alla famiglia dei Baroni di Leognano, una delle più illustri della Provincia di Teramo, per dignità e per ricchezza, dalla quale usci Innocenza maritata ne' Piroechi di Aliano, mia ava materna, che qui volentieri ricordo con vivo affetto e riconoscenza per le tenere cure di che ha circondati i primi anni della mia fanciullezza.
Puppa Giuseppe, di Aquila, cesellatore ed orefice valentissimo. Studiò fin da fanciullo l'oreficeria, e recatosi in Roma vi acquistò non poca rinomanza, ed ottenne la stima e l'amicizia di molti Principi e signori. Fini orribilmente la vita, giacche avendo albergato in sua casa D. Patrizio Massaro del Poggio Picenza, fatto Canonico della Cattedrale di Aquila per favore del Cardinale Colonna, una notte venne dall'iniquissimo prete a colpi di pugnale ucciso, e rubato di quanto possedeva. Ma raggiunto l'assassino a Montereale, venne poco appresso appiccato in Roma.
Quinzii Giulio, di Atri, maestro di mùsica e cantore esimio. Abbiamo notizia di questo ignoto artista dal Necrologio della Cattedrale. Vi si legge:
« Die IV Decembris 1560 obiit venerabilis vir Syr Julius Quin-« tius, alias Fileon, cantor eximius, qui onines cantores hujus Ec-c clesiae docuit musicam. Fuit primus qui in liujusmodi professione c alios instruxit, cujus anima requiescat in pace ».