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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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a Roma, ove divenne discepolo di Giovanni Pichler salito in fama di valentissimo incisore. Con la guida di cosi illustre e sapiente maestro, dette alacre opera all'esercizio del disegnare e del modellare, ed in breve tanta pratica acquistò nell' arte da meritare due premii dall'Accademia di S. Luca.
Molte opere in questo tempo il Rega dette fuori, opere che lo mostrarono valentissimo , procacciandogli la stima e 1* amicizia degli uomini più insigni del suo tempo.
Rimase in Roma dodici anni insieme al padre; e preceduto da bella fama, fé ritorno a Napoli, ove, con sommo onore e non piccolo profitto, studiò le opere eli glillied che ne'pubblici e ne'privati Musei si conservavano. Il suo nome, già glorioso, ebbe ben presto a meritare i favori e la protezione della Corte, ed esegui, non aveva ancora 2G anni, il ritratto di S. A. R. Francesco di Borbone in una bella crisolida, la quale, contornata di brillanti, fu mandata in dono alla fidanzata del Principe Maria Clementina Arciduchessa d'Austria; e poscia il ritratto della stessa Maria Clementina, che scolpi in una pietra a quattro strati, e quelli di Ferdinando I e di Maria Carolina.
In quest'epoca, avendo fatto ritorno in Napoli Lord Hamilton, il Roga, per commissione del nobile signore inglese, incise il ritratto di Lady Hamilton, che venne più volte replicato, tanto parve stupendo; e poco appresso intagliò su pietre dure i ritratti del celebre Nelson, del principe Augusto, figlio ili Giorgio III Re d'Inghilterra, della principessa di Pietraperlia, del Principe di Butera, della Principessa di .Scilla e di altri nobili signori italiani e stranieri.
Nel 1821 fu nominato membro corrispondente dell' Istituto di Francia, onorificenza che ricevè accompagnata da una gentile ed onorevole lettera dal Duca del Gallo, allora ambasciatore a Parigi; e poco appresso, venuto il Regno di Napoli in potere di Giuseppe Bonaparto, il Rega ne esegui, in due medaglioni, il ritratto: grato il Monarca al valente artista, lo decorò del titolo di Cavaliere e di socio residente della Reale Accademia di Archeologia, Antichità e Belle Arti. Nò Murat fu da meno del Bonaparte nel proteggere l'illustre Abruzzese: molle opere egli compi durante il regno di lui, e tra le altre, il ritratto dello stesso Murat e della Regina Carolina; un Giove bellissimo, inciso su sardonica, pel Conte di Blacas; un intaglio della statua di Aretusa, che supera in bellezza le opere greche,