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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   presentante la Madonna del Rosario, che porta,nci seguenti versi, il nome dell'artista e la data ricordata:
   Purpureis niveisque rosis coelcste rosetum Affluii hinc Mariae grata corona datur.
   Fileclac populus fraterno junctus amore Virginis hoc aris constituere sacris.
   Anno Domini M. DXC. Pasciialis pinx.it Riciiius istud opus (1).
   Rinalto Marcantonio, di Castelli, mediocre pittore su majoli-ca, vissuto nel XYII secolo, come si vede da alcuni dipinti, che adornano la Chiesa di S. Donato, più volte ricordata, e che portano il suo nome. Nacque il 1717 e mori il 1790.
   Romanelli Bartolomeo, Raffaele e Gaspare di Aquila, celebri gettatori di medaglie, orafi e cesellatori tra i più illustri, non degli Abruzzi, ma d'Italia.
   Tra le principali opere da' medesimi compiute, va annoverata l'urna di argento, ove riposavano le ossa di S. Bernardino. M i piace qui ricordare l'insigne lavoro con le parole stesse del Marchese de Torres nella sua Memoria manoscritta, alla quale, nell'interesse della storia patria , si dà da noi, come già si è detto altrove, per la prima volta pubblicità:
   « Non fu il solo Iacopo di Notarnanne elio liberalmente contribuì ad ornare la tomba di S. Bernardino. Vi concorse con istra-ordinaria splendidezza anche Ludovico XI Re di Francia, con una arca di argento del peso di libbre 1209, da riporvi il sacro corpo dell'Eroe. Comparve nell'Aquila detta cassa preziosa del costo di scudi 22000 nell'anno 1481 , e fu portata da Pietro Capponi segretario del Re, dopo averla fatta benedire in Roma da Sisto IV, che infruttuosamente fulminò, come vedremo, scomunica contro chiunque l'avesse rapita. Si veggano ne'luoghi citati gli autori soprallegati e Monsignor Bernardino Cirillo (Annali della Cillà dell Aquila Lib. 8, pag. 79). Dalla lettera di quel gran potenti) Nella stessa Chiesa ili S- Crisanto di Filetto, tra le pitture che l'adornavano, ve ue erano alcune eseguite da Giovanni Cortese: Joan Cortes e Borboni» pinxit. 1574. Fu Abruzzese?