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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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vità del Signore nella Chiesa di S. Silvestro, che è una copia d; quella che vedesi in S. Bernardino. Difetto di questo artista è il colore rossiccio delle carnagioni, che turba l'armonia del colorito.
Rosa Carlo di Aquila. Con molta leggerezza B. de Domi-nicis afferma questo pittore essere nato a Bitonto, solo perchè in questa Città pose stabile dimora (1). Ma una iscrizione sepolcrale, che si vede scolpita su marmo nella Chiesa detta del Crocifisso, lungo la .strada che da Bitonto conduce a Bari, ci avverte in luogo aver egli sortito i natali nella Città di Aquila. Ecco l'epigrafe (1):
Carolds Rosis ex Aquila qui prò se suisque hanc Cappellani
Divi Pliilippi Neri construxit. V. T. 0. Fabritius et Cafetanus fìlii Amoris ergo posuere.
Jl. Rosa fu allievo di Massimo Stanzione ; ma spinto dal naturale desiderio di perfezionare il suo gusto ed allargare le sue cognizioni artistiche si portò a Roma a studiarvi i capilavori della dittura italiana. Innamorato de'Caracci, predilesse sopratutto Guido Reni e il Guercino, il primo per le dolci tinte, ed il secondo pel chiaroscuro. Tornato in Napoli, fu tra gli ammiratori del Car. Calabrese, il quale in quel tempo eseguiva le belle e lodate pitture nel soffitto della Chiesa di S. Pietro a Majella. Vogliono alcuni istorici che anche il nostro Rosa mettesse l'opera sua in quei dipinti, aiutando il maestro. Dipinse soggetti religiosi nel soffitto della Chieda di S. Nicola di Bari ; un S. Gregorio ed un S. Carlo Borromeo nella Chiesa de' SS. Apostoli di Napoli; e poscia a Bitonto, ove fece lunghissima dimora, ed ove mori, moltissimi quadri di sacro argomento per parecchie Chiese, S. Caterina, S. Gaetano, il Crocifisso , etc. Ebbe un valente discepolo nel Bitontino Francesco Antonio Altobe\lo. Vedi per più ampie notizie lo stesso de Dominici nell'opera e nel luogo cifSto.
Ronzi di Penne, pittore di non comune valore. Trovo avere egli, insieme al Solimene, adornato di buone e belle dipinture il Duomo di Lanciano nel 1785.
(1) De Dominici; T'ire, ecc. voi- III, pa
(1) De Simun/; « Pochi giorni a Bitonto, lettere » Napoli 1877, voi. 2. pag. 149.