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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   vici Imp. fundatoris et constructoris etc. fac. 100 sub tempore Ivaroli successoris et consobrini ejus vivente Romano primo Abate post mortem gloriose memorie Ludovici Imperatoris Augusti; ed al margine un ritratto dell'Imperatore, elegantemente alluminato, e cosi ad ogni nuovo Abate, Re o Imperatore. Al principio del XII secolo la Cronaca diventa più diffusa, ed occupa una gran parte della pagina, per lo più due colonne. Qui ed anche prima questa parte è scritta ad intervalli con inchiostro rosso e nero, il che dà all'insieme del libro un aspetto variato ed elegante. La mano sembra mutare al fol. 251 con l'anno 1152 , ove un documento del 1131, scritto posteriormente, occupa la parte vuota di quel foglio, ma al foglio seguente una scrittura diversi , senza alcun dubbio di IoAN'nes Berardi, fa supporre che ques'o potè non solo farvi delle aggiunzioni qualche tempo dopo, ina continuare anche la storia post niortcm Abltatvi Oblìi, sa ite recnrdntinnis Abbatis.
   La storia finisce con la morte di Lcmas 1182 « sepnltus nam-que est in claustro.ju.Tta pariclem Ect-ìesic in tumulo siiti prcpa-rato a fratribus quos cducavit L'ultimo documento con la rubrica « post mortati Domini Abbntis » è del Conte Roberto conne-slabulus et mag. justitiarius tot. Apuì. Nel lato vuoto di sopra di altra mano, vi é un'epistola di Federigo II. Nel mezzo, l'immagine di S. Clemente, al quale Ioannes Berardi porge il libro; quindi i versi :
   Clemcns oh lumen... memor esto Ioannis. (V. Muratori, C. 915, 916).
   Credo coll'illustre B. Capasso, che uni iiuov.i edizione di questa Cronaca sarebbe utilissima, « perchè cosi verrebbe riprodotta non smembrata e disordinata, e perché vi si potrebbe aggiungere qualche nuovo diploma o documento, che mancano nelle edizioni fatte ».
   Recter Carlo di Danzica detto il celebre pittore di cacce, allievo di Rubens: possiamo a buon diritto annoverare questo artista fra i pittori Aquilani, giacché passò in Aquila quasi tutta la sua vita monaco nel Monastero Celestino di S. Maria di Collem iggio. Ivi prese il nome di F. Andreas, e vi mori su i principii del passato secolo.
   Lasciò in Aquila non poche lodatissime opere, tra le quali diversi