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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   dell'incantevole natura, della luce abbagliante, della venustà somma della rigogliosa campagna, fece studi dal vero sorprendenti: ogni colore della natura trova il simile sulla tavolozza di Pitloo; e sebbene egli spieghi il suo ingegno più negli studi che nelle opere di lungo lavoro, nulladimeno il suo pennello, sempre fedele agli effetti generali, si mostra valentissimo nel determinare le diverse specie di foglie, e nel ritrarre i primi piani, che sono condotti con gusto ed esattezza. Fu egli cosi il solo fondatore della moderna scuola di paesaggio, da cui uscirono Yianelli, Raffaele Carelli, Du-clere, Gigante, Francescani, Dé Francesco, Pergola, Carelli Gon-salvo, e Gabriele Smargiassi.
   Nacque questo insigne artista nella Città di Vasto nel 1798 da parenti di modesta, ma onorata condizione, e nella sua prima fanciullezza , da uno zio parroco della Città, venne destinato allo stato ecclesiastico. Ma egli era nato per l'arte, e quasi senza aiuto alcuno di maestri, incominciò a disegnare e modellare dal vero. L'avo suo Benedetto, conosciuta la bella disposizione del giovinetto, lo confortò con amorevoli parole e con un tenue soccorso pecuniario a seguire animosamente la via, alla quale la natura stessa lo aveva chiamato; nell'età perciò di diciannove anni il nostro Gabriele lasciò i patrii Abruzzi, e si recò in Napoli (1817) ove attese con sommo amore e non minore diligenza allo studio del disegno e della figura col vecchio Cainmarano. Ma pare che egli non mostrasse grande attitudine per questo esercizio dell' arte, poiché, dopo un anno, abbandonò lo studio della figura, e con migliori auspicii divenne discepolo di Pitloo. Era questa, come si è detto, un'epoca propizia per la Scuola Napoletana, ed il nostro valente Abruzzese, con la guida del sapiente e stimato maestro, fece in breve rapidi progressi ; ma costretto dalla grande penuria de' mezzi e da' tenui soccorsi che riceveva , traeva innanzi assai poveramente la vita. Intanto, dopo sette anni di severi studii e di indefesse fatiche, potè vedere realizzato il maggiore e più ardente de'suoi desiderii — un viaggio a Roma. Quivi protetto dal Duca di Fitz-James e dalla Duchessa di Saint-Leu, venne invitato a dare lezione al futuro Imperatore di Francia. Quattro anni Smargiassi trascorse in Roma, e poscia si recò con la Duchessa di Saint-Leu dapprima ne' Grigioni, nel Castello di Aremberg, e poscia a Parigi, munito di lusinghiere commendatizie per la famiglia Bona-