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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   parte. In quella vasta Metropoli, senza alterare il suo stile italiano, e traendo dalla vivace fantasia, di che era dotato , una sorgente inesauribile di bellezze, divenne in breve celeberrimo, e dipinse lodatissimi quadri pel Re e por la Regina de' Francesi, per la Regina dei Belgi e per i principali signori della Corte. Nel-1' Esposizione di Londra (1831) meritò una grande medaglia di oro per un'opera davvero stupenda : La grotta azzurra di Capri. Recatosi egli medesimo nella Capitale dell'Impero Brittanico, vi ottenne meritate lodi, e nel tempo stesso conchiuse affari eccellenti.
   Morto Pitloo nel 1837 , ed apertosi un pubblico concorso per il posto di Professore di paesaggio nella Reale Accademia di Belle Arti, Smargiassi corse vittoriosamente il difficile arringo in compe -tenza di Fergola e di altri valentissimi. Da questo tempo fino al 1879, epoca della sua morte, egli esercitò sempre nobilmente, con competenza ed autorità il proprio ufficio, venerato da'giovani, che egli amava come figli.
   Protetto dalla Corte, da'principi e da'privati, l'Artista Abruzzese, ha eseguiti innumerevoli lavori, che lungo sarebbe qui il ricordare. .Tutte le medaglie nelle diverse Esposizioni destinate a'migliori paesaggi, vennero da lui meritate. Pennello certamente meno ispirato di Pitloo, supera egli il maestro in una qualità fondamentale --lo studio indefesso della natura. È vero che qualche volta nelle opere di questo insigne Artista f effetto generale è poco elevato, monotona l'invenzione, ed i primi piani poco accuratamente dipinti; ma in compenso pochi possono eguagliare il nostro Smargiassi nelle tinte armoniose e brillanti, nell'eccellenza del disegno, nella forza del chiaroscura e del rilievo. Ne'suoi lavori, vien bandito quel convenzionalismo, che tanto dispiace nelle opere de'principali artisti del suo tempo; e la natura, da lui resa con evidenza e con somma precisione anche nelle minime parti, viene fedelmente imitata nel colo re. delle foreste e del cielo e nelle maestose forme degli alberi.
   Smargiassi venne meritamente onorato come il decoro ed il Nestore della scuola Napoletana di paesaggio, che illustrò con settanta anni di lavoro indefesso.
   Fu professore titolare della Reale Accademia di Belle Arti; Socio ordinario della Reale Accademia Ercolanese, Commendatore dell'ordine della Corona d'Italia, e Cav. della Legion d'onore.
   Mori a Napoli il 13 Maggio 1882 nell'età di 85 anni.
   Bindi — Artisti Abruzzesi. 18