Stai consultando: 'Artisti Abruzzesi Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI', Vincenzo Bindi

   

Pagina (289/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (289/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   nell' XI secolo. Miniò, tra 1' altro, un famoso Codice, scritto da Pietro Diacono, che si conserva nella Cattedrale di Chieti. È di carte 308 : le miniature vengono eseguite su fondo dorato. Tutte le figure sono allusive al Sacrifizio della Messa ; in principio si vede una testa di Santo mirabilmente condotta ; in fine leggesi la firma dell'agente demaniale e del Giudice di Guardiagrele, col-l'arme di Napoleone degli Orsini. Da ciò chiaro si arguisce questo codice essere appartenuto a qualche Monastero, e forse all'antichissimo Cenobio di S. Salvatore alle Majella.
   Un altro codice, egualmente pregevole, si conserva nella medesima Cattedrale. È di pag. 223, e fu donato da Guido Medici LXI Arcivescovo di Chieti, eletto nel 1523 e morto in Roma nel 1538, a' Canonici Teatini. Nella quarta pagina è bellamente miniata l'arma di Casa Medici : tutte le pagine sono nelle iniziali e ne' margini alluminate con fiori, fogliami, paesaggi, animali simbolici, storie del vecchio e del nuovo testamento, con dorature che si conservano splendide, e con colori finissimi. È un lavoro stupendo, che mostra somma correzione di disegno. Nella pagina 62 si ammira una bella Crocifissione in piccole figure vagamente alluminate', ammirabile sopratutto nell' eccellente panneggio e nel carattere de' volti : a' quattro angoli il valoroso artista volle ritrarre i quattro Evangelisti ; a pag. 190 è effigiata una mosca, che par viva. Tutto il codice ha la grandezza di un Messale ordinario, coperto di pelle rossa sbiadita. Per la diversità dei disegni e delle alluminature tale Codice è posteriore al già descritto. Il più volte citato P. Polidoro lasciò questo ricordo del chierico Teodoro:
   € In Sacrario Cathedralis Templi Theatinae urbis pervetustus « liber Messalis servatur, scriptus a Petro Diacono Theatino, mi-« niatas vero flguras addidit Theodorus de Ortona clericus, tem-« pore Episcopatus Domini Attonis, qui, Ughellio teste, in Catalogo Theatinorum Antistitum, Num. XIII ab anno Christi mil-« lesimo, quinquagesimo sexto ad septuagesimum primum Thea-€ tinae Dioecesi praefuit.
   Teodoro Donato di Chieti.
   Coltivò con successo l'arte della pittura. Trasse in moglie Barbera Cantera, con la quale procreò Ignazio Isidoro, celebre Dottor di leggi, che si morì celibe nel 1793. Mori Donato addi 21 gennaio 1779, e fu sepolto nella Chiesa de' PP. Domenicani.