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biblioteca degli abhu2eì
per effetto del quale la congrega riebbe la badia — A (atte queste assertive il Murria risponde con sode argomentatiòni ed esaminando minutamente la storia de'meszi tempi, e procedendo eoo metodo analitico confuta interamente quanto dal denunziente si espone — Il Murria adunque divide il suo lavoro in due parli ; nella prima dimostra cbe S. Benedetto e non il conte Trasmundo fondò il monastero di S. Giovanni in Venere, e perciò la sua edificazione è innansi all'anno 545 di Cristo e non già nel 1016. Cbe nel 1477 il romano pontefice togliendo quel monastero a'padri benedettini lo ri-, dusse a badia commendata, ed in siffatta qualità fu posseduta da vari prelati fino al i585, epoca io cai l'abate com-mendatario Gregorio Navarro la restituì al papa Sisto 5*, dal quale ottenne bolla in data del 19 di agosto del v585, cbe la dichiarò unita in perpetuo alla congregatone dell'Oratorio di S. Maria io YaHicella di Roma, poco innanfei fondata da S. Filippo Neri, interpreta il passo della Cronaca di Caseoria, sul quale il denunsiante fondava il dritto di regio padronato, e quindi passa a trattare assai distintamente e con molta dottrina dell' uffisio di Conte da' lempi de' romani fino agli Svevi, e perciò dimostra cbe il conte Trasmundo non era affatto signore assoluto di Chieti, ma un ufficiale destinalo all' amministrazione della giustizia in quella provincia , cui davasi il titolo di conte, (itolo che non portava signoria e tanto meno signoria con pieno deminio. Considera la donazione del conte' Trasmundo come donazione di un privato e ne procede alla dimostrazione. Ragiona in dritto delle qualità richieste e necessarie per la pretesa di padrooato; e successivamente dimostra apocrifo il privilegio dell' impera dorè Errico 3 * , come pure la bolla di papa Alessandro 3°, e che il privilegio di Errico 6° impera-dore nessun dritto di padronato regio apporta. Fioalmenle discorre degli uffizi che in tempo de' longobardi assumevano i titoli di Duca e di Marchttè, e della differenza delia ge-neologia del Trasmundo duca e marchese e di quella del conte Trasmundo della cronaca di Casauria dal denunsiante voluto fondatore del monastero di S. Giovanni in Venere. Nella seoonda parie poi documenta la fondazione di quel monastero fatta da S. Benedetto ; la sua riduzione a badia commendataria, la sua uniooe alla congregazione dell' Oratorio di S. Maria in Vallicella di Roma, il regio assenso avolo