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   bilioteca degli abbtjzzl'
   cala da Carlo i® di Angiò presso la terra di Scurcola tra Fucino ed i monti altissimi de'Marsi., nel luogo stesso dove riportò egli vittoria sopra Corradino. Indi enumera tutti i feudi e tutti i beni burgensatici de quali ebbe donazione quel monastero di cistcrciensi. Nel 3° capo tratta delle cagioni per le quali decadde la real badia, cioè per la prepotenza dei Colonna e per essere ridotta a commenda. Nel o° dimostra insussistenti i titoli presentati dal Colonna, e perciò falsa la concessione del vasto dominio della Contea di Tagliacozzo, e mani lesta la usurpazione de'beni della badia. Nel 4° confuta le argomentazioni dell' avversario , colle quali vorrebbe sostenere non donate alla badia le terre di Scurcola e de'Ponti, gli altri suoi beni, la bagliva ed il dritto di passo di Ci vi. Iella ; e quindi P Aloi sempre più provando la usurpazione de* Colonna, mette in chiaro che il tutto si appartenga alla Badia. Nel 5° espone la ingiustizia della sentenza della Caria del Cappellano Maggiore , pronunziata a favore del Colonna. Nel o° ed ultimo capo conchiude nello interesse della badia sua cliente. È un lavoro interessante per la) storia del reame di Napoli e per la diplomatica.
   1097. Novena di apparecchio alla festa di S. Maria della Vittoria che si celebra nella Chiesa sotto tal titolo nella Terra di Scuroola ne' Marsi. Distesa da F. V. M. Ercole Min. Conv. a petizione di un divoto che 1' ha fatta pubblicar colla stampa a comune profitto. Àquila 1801 dalle stampe di G. M. Grossi presso Emidio Mariani, in 12?
   fi di p. 28 numerate ; innanzi all' opuscolo sta Inciso in rame 11 simulacro di S. Maria della Vittoria fatto costruire da Carlo 1° di An-ftift. Dalla p. 5-7. leggesi il Ragguaglio della Saera Immagine di S. Maria della Vittoria, che ei venera nella Chiesa eretta sulla sommità della Terra di Scurcola né' Marsi*
   Raccontasi come Carlo i* di Angiò uel 1268 dopo aver disfatto Corradino, in rendimento di grazie alla Madre di Dio, sullo stesso luogo della riportata vittoria fece edificare, le un monastero ed una chiesa, che servita da monaci cistercensi 8* intitolasse unitamente al monastero di S. Maria della Vittoria. Che sul cominciare o verso la metà del secolo XVI per tremuoti e per altre cagioni abbandonalo quel monastero c la chiesa, gli edilìzi rumarono e la S. Imma-