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L1 autore tratta del vulcano di coi riconosce le (cacce nella gola. dMntremonti nel Solmonese> e tanto egli che il Torci* ragionano poi di tutti i luoghi dell'Aquilano esaminando*
ne il territorio geologicamente.
1125. Memorie sloriche della Città di Solmon? compilate dal P. D. Ignazio di Pietko Preposito della Rea! Congregazione dell' Oratorio della medesima Città. In Napoli MDCCCIV. Nella stamperia di Andrea Raimondi qu. Filippo, in 4.°
11 volume ò diviso in varie e distinto paginazioni ; principia con 8 cario s. n. , che contengono il frontespìzio, la dedica a Ferdinando IV. di Borbone , it dispaccio col quale il re acceda la dedica, il permesso per la slampa o l'avvertenza al lettore. A queste seguono 385 pagine numerate, le quali ànoo lina larga tavola in istampa s. n. dopo la p> 28 , in cui leggesi una iscrizione posta ad onore di P. Mammio patrono dì Corflnio. La p. 386 è interamente bianca e s. n. ; poi sta V errala in una carta anche s. n., una tavola incisa in rame con 4 monile de're di Napoli , cioè due di Orlo una di Ladislao e l'ultima di Federico. Segue P appendice de* documenti contenuta in 68 pagine numerate ; però per errore tipografico la p. 24 è ripetuta tre volte, a modo che tra la p. 24 e 25 vi è una carta . la quale nell' una e nell'altra faccia à ripetuto il numero 24 ; la p. 59 pure per errore tipografico à il numero 5f> e la p. G5 in veceà ripetuto il numero Finalmente P indice termina il volarne ed è compreso in 27 pag. numerale ; la faccia 28 è interamente bianca.
L' autore incomincia col ragionare della fondazione della città di Solmona sua patria , e sostiene che essa esisteva prima della venula di Enea nel Lafio; che Solimo l'accrebbe di abitanti portandovi il culto di nuove divinità greche c cingendola di mura. Dice che sì chiamò prima Sotymon ed in prosieguo Sultno. Fissa l'anno della cdiGcazione della città al i8IJ dopo la distruzione di Troia ed al n66° avaoli Cristo. La dice edificala nello stesso sito dove oggi è posta in ampia pianura tra due fiumi , il Gizio la cui origine è alle radici dell'Appennino presso la terra di Petto* rano , ed il Fella » che sì forma dalle piogge e dalle di-sciolte nevi della Maiella. Ragiona di quanto vi è di siogo-lare in Solmona tanto pe' prodotti del suolo, che per (ulto allro , c descrive i principali luoghi della città per notare rjuanto vi è di accresciuto dall'antico. Dimostra che l'agro tsolmonese fece parte del Peli , e passa a discorrere intorno alla origine de' Peligni, c come Corfinio città per
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