190 biblioteca degli abruzzi
Gli autori dividono in tre capi la loro stoMà*; ìlei 1° trattano dalla eòi Orazione e dello stato attuale «Iella città di. Solmona delta prima Solixuona e poi Sulmona o Solmona, e fiasano la sua origine innanzi alla fondazione di Roma, almeno 43& anni » sostenendo che lai città di Solmona sia più antiea della stessa venuta di Solimo in Italia» e che costui la cinse solamente di mura. Indi descrivano la città e futa i.anol edifizi e . principalmente le chiese ed i monasteri, le guerre sostenute e la sua distruzione ordinala da* Siila. Ragionano in fine di tutti i privilegi ottenntida' vari sovrani. Nel 2° capo trattano degli nomini .illustri in santità, in dottrina e nelle armi, i quali' fiorirono in quella città, come pure delle nobili famiglie esiatenft in qorii tempo, che sono : Amore , Sanità , Tubassi , De Matthaeis, De letto , Corvi, Sardi, tfpszara , Traemondi, Capograsti, Pietropaoli, Cono-foli , Ginnetti, e De Saneti» ; e delle, altre famiglie che di tempo in tempo si sono incivilite e nobilitate ; che sono : Archangeli, CaJ-dirarj, Comparetti, Giovannueci, Zampichelli, Puglieili , Cornacchia, Tornarli, Petrella , De Magittrie, Sebastiani , Cotanto , De Pamphilti, SimMm i Anelli i Ferri , Perrotti » Araneo , Catenacci, Spada, Salini , e Sguilla. Nel capo terzo finalmente si narrano tutte le vicende politiche alle quali soggiacque Solmona da' tempi de' romani fino all'anno 1796, e'fra queste si registra come Solmona fu sempre 41 regio demanio ' fiso al : 1525 , nel quale anno Carlo la donò in feudo al viceré Lanoia in premio della riportata vittoria control fon* cesi e di aver fatto prigione Francesco 1*; e come estinta la fatai» glia del Lanoia fa la città venduta dal fisco al principe di Qonca* da' cui eredi passò alla famiglia Borghese -, che tuttavia la possedeva in quèll' anno 1796.
1127. P. Ovidii Nasonis Vita ordine chronologico sic delineata , ut Poete fata et opera veris assignen-tur annis, notisque Philologicis et Uistorieis iilw-strentur , atque Augustei Mri ritus moresque varii elucidentur. Studio Ioannis Masson A. M. et E. A. P. Amstelodami , apud viduam Ioannis Iansso-nii a Waesberge. M.DCCVIII. in
fi di p. 364 y delle quali 2fcB numerate. Innanzi dia p. 1. Ma la effigie di Ovidio assai bene incisa in rame.
1128. Per lo Barone D. Giuseppe Ignazio de Matteis {Napoli 4757) — «Y» foL di p. 12, . ,
Nella Terra di Vittorito le giuriadlstooi era*)' divise; la ctviln era amministrata dal Vescovo di Solmona ; la criminale e la mista in $rUna,ed in seconda istanza si appartenevano al barane Giuseppe I-gnazio de MaUeis. — Questa divisione gluristiùianato era causa di touttnue contése tra il vescovo ed il De Matteis e danno produceva e quelli abilanU. Per la qual cosa IL De Matteié ricorra al Mf»SB»
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