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grapbia B. C'. A. — in foL di p. dette quali V ultima s. n.
La cattedrale di Solmona dedicata a S Panfilo, una volta posta oe, centro della Città, per cassa de'terremoti, 1 quali distrassero più Tolte Solmona , trovasi oggi in aperta campagna e circa tre quarti di mi* gì io lungi dall' abitato. Rovinate le diverse chiese con tutti gli altri fabbricati in Solmona daMerremoti, il capitolo Sol aionese s'impossessò di tolti i loro beni e di tutu 1 loro titoli e privilegi,, ed impadronissi ancora di ogni preeminenza facendo tutto suo, e spezialmente il drillo di doversi battezzare solamente nella predetta cattedrale, Avvenendo che nella stagione d'inverno, a causa del clima estremamente rìgido, per il tratto che sta dalla città alla cattedrale, quasi tutti i bambini si morivano , dovendosi trasferire in quella chiesa di S. Panfilo a ricevere. 11 battesimo, il municipio fece Istanze al Vescovo per ottenere il battistero nelle parrocchie messe nell* interno della città, ma il Capìtolo a tutta forza si oppose sostenendo 11 suo privilegio di unico battistero* La cittadinanza quindi ricorse al re Ferdinando 2° di Borbone, tt quale ordinò si stabilisse dal vescovo un battistero in nna delle chiese di Sol-, mona , fino a che la S. Sede deliberasse sulla controversia. Il Capitolo Solmooese obbligato a stabilire un nuovo battistero, destinò all'og* getto la chiesa degli ex Filippini, la quale se non tutti, buona parte degli inconvenienti della cattedrale avea. Ora stando così le cose il municipio e la cittadinanza ricorrono alla Santa Sede dimostrando eoa > documenti ineluttabili la mortalità grande de'bambini per la ci usa anzidetta, e perciò chiedono 1 battisteri nelle parrocchie della città. D'altra parte il capitolo sostiene isuoi privilegi e si oppone a quanta al domanda dal popolo Solmonese.
1133. Saggio itinerario nazionale del paese del Peligni.
Vedi 11 nam» 389. ,
1134. Sopra inedita medaglia di Tralles nella Li* dia , o piuttosto di Asia nella stessa provincia é regione, con testa e leggenda greca dì Ovidio Na« sone , per la prima volta venuta in luce ed illustra* ta da Gennaro Riccio. Napoli' stamperia del Fibre* no 1856 — in 8.° di p, 18 numerate , eon una tavola in cui e incisa in rame la' monéta , che s1 illustra,
ìl sig. Riccio descrive la medaglia venutagli da Costantinopoli , nel1 modo
rina smeraldina, ineluttabilmente antico, e di cor$ervazione invidiati-
= {fritto Testa virile senza barba, pendente al giovanile , con cafe!•