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scoto di Cbieli. Descrive (ulte le cose di delizie de'suoi signori Avalos , come pure il palazzo marchesale, e poi forma la serie de'feudatari di Vasto dall'anoo 1260 al 1690 « che furono delle case Fasanella , del Balzo , Angioina , Cal-dora, Guevara, ed Avalos. Nella dedica del presente libro ed in questa serie de' feudatari di Vasto, 1' autore fa la storia della famiglia Avalos. Viene poi a far meozione degli uomini iljoshri di Vasto ed in fine delle nobili famiglie , che distingue in estinte ed in viventi. Le prime sono : De San-die, Maanacervi, Canaccì, Poppi, Cocdom, Galizio, Tozzi , Lazzaro ; le viventi poi : Caprioli, Rìcci, De Re-nedictis , Figliozzi, Cri tei, Escuderi, dacci, Frasconi, Viti, Piccinini, Pampani , Solari, Griggis, Bussarli baroni di Tufilli, Genova baroni di Sa Ile, Muzij baroni di-D/gUola, D Attanasio , Rosei, De Rubeis, Invitti, Cordone , e Spalaro.
1258. Difesa della Città del Vasto per la sua reintegrazione al Regio Demanio. In Napoli MDCCXCIil Presso Gaetano Raimondi, in fol. di p. 469 numerate oltre del frontespizio.
Si narra che la città di Vasto dagli anUchi delta Hiitonium, fu città federata de' romani, iodi municipio e nel tempo de*longobardi guastaldia , risedendo in essa un pretore t nel qual tempo • cambiò il nome 65 eccitando pella ciiià un tumulto arrestarono il Caldora e fecero entrare la soldatesca reggia. Allora Ferrante 1* di Aragona fu largo di privilegi verso, la città di Vasto e primieramente la dichiarò'-di perpetuo demanio. • Anche Carlo 6* nel 1495 le concesse privilegio di demanio perpetuo ; ma poi Federico 2° di. Aragona nel lfr97 nulla curandosi de'meozionaU privilegi, la donò in feudo ad lnnaco Davalos. Da ultimo l'autore tratta