INTRODUZIONE
Questo nuovo quaderno è stato intitolato « Carrellata Notarile » perché raccoglie e mette in mostra curiosità d'archivio di un certo interesse che, diversamente, la proverbiale secolare polvere, come col-tre su cassa, avrebbe doppiamente non so se protette o sepolte.
La Carrellata pone fine a una lunga e tenace esplorazione da noi condotta tra i protocollli del fondo notarile dell'archivio di Te-ramo: migliaia di volumi manoscritti, da noi scorsi ed esaminati, dei quali offrimmo un primo saggio in « Testimonianze Domenicane »!, volume edito dal « Centro di ricerche storiche Abruzzo-Teramano » di cui fummo tra i soci fondatori e sostenitori.
La presente carrellata quindi non è che la prosecuzione della esplorazione documentata in « Testimonianze Domenicane », alla quale intende richiamarsi per tutte quelle annotazioni di carattere redazionale onde chiarirne finalità, intenti, limiti e metodo2.
Inizialmente infatti partimmo limitandoci a notare le sole presenze domenicane, che in prosieguo di tempo poi arricchimmo di voci di altro e non meno interessante richiamo. Condizionati dalle presenze domenicane, il materiale notarile esplorabile si chiudeva entro l'arco che va dalla metà del Cinquecento (data d'inizio del fondo notarile) ai primi dell'Ottocento (anni 1809-1810), fino cioè alla soppressione murattiana che portò all'estinzione della famiglia domenicana in Abruzzo.
1 B. CARDERI Testimonianze domenicane, dal fondo notarile dell'archivio di Stato di Teramo, a cura del centro di ricerche storiche « Abruzzo Teramano ». Teramo Edigrafital 1970.
2 Vogliamo rammentare che la duplice numerazione delle buste notarili, impostaci per ragioni di chiarezza, come già ampiamente spiegammo nella prefazione di Testimonianze domenicane, va così intesa = numerazione antica fuori parentesi, e numerazione nuova entro le parentesi,