nico, portato dalla fraternità di S. Monica di S. Agostino e accompagnato dalle fraternite del Cannine e del Rosario, con intervento del Capitolo, del Clero e di tutti i religiosi, e vuole che « il suo corpo sia vestito d'habito di S. Francesco de Minori Osservanti».
voi. 21 f. 123r (Teramo 25 ottobre 1686). Il Governatore predetto rivede il testamento, e dopo aver meglio considerato allo stato dell'anima sua, dispone che rivestito dell'abito di S. Francesco de Minori Osservanti sia seppellito dentro la chiesa di S. Maria delle Grazie con intervento del clero secolare e regolare e delle confraternite a volontà dell'esecutore testamentario.
voi. 23 f. 92r (Teramo 17 novembre 1668). Pietro di Sante del fu Kersante di Te-ramo dispone essere sepolto in S. Domenico nella sepoltura del Rosario.
RICCANALI CARLO DI TERAMO busta 204 (168)
voi. If. 80v (Teramo 10 agosto 1668). Donna Angeladea Tullii, vedova di Paolo Cesii, dispone « et assegna a D. Benedetto Romano seu di Meco sacerdote aprutino... tante uve ascendentino al valore di docati cento... col peso però che detto D. Benedetto sia tenuto col frutto celebrarne una messa la settimana per doi anni nella Cappella di S. Giacinto nella chiesa di S. Domenico, per un anno nella chiesa de' PP. Capucci-ni, per un altro anno nella chiesa di S. Maria delle Grazie, e poi in quella chiesa ordi-naranno l'infrascritti heredi».
voi. 1 f. 93r (Teramo 3 settembre 1668). I Domenicani di Teramo comprano da Roderico e Eugenio Pellicciante di Teramo una masseria, sita in Teramo in contrada delle Fave, lungo il Tordino, del valore di ducati 50, con annuo reddito di carlini 47 e mezzo. Del convento sono presenti: Adm. R. Pater Vincentius Firmanus Predicator et Prior ven. Conventus S. Dominici de Teramo, Pater Baccalaureus Thomas Maria Ni-colaus e Cermignano lector et subprior, Pater Thomas Gagliardinus lector, Pater Thomas de Amicis Sacerdos et studens, fra ter Albertus Dinus novitius, frater Foelix de Angelis et frater Nicolaus Cesarinus omnes professi de familia dicti ven. Conventus».
PAOLETTI BARTOLOMEO DI TOSSICIA busta 205 (169)
voi. 1 f. 3v (Tossicia 1668). Fraternità del Rosario in Villa Clareni nella chiesa di S. Giovanni ad Cabiam.
voi. 6 f. 26v (Castelli 3 dicembre 1673). Censo di carlini 13 e mezzo a favore delle fraternite del Sacramento e del Rosario di Castelli su di una cantina (cella vinaria) del valore di ducati 15 (Procuratori del Rosario Giacomo di Stefano e Bartolomeo Setta).
voi. 8 f. 5r(Montorio 12 febbraio 1775). Crescenzio de' Crescenzii Patrizio Romano, figlio del fu Marchese Marcello, a mezzo del procuratore Giov. Giacomo Goderecci di Mqntorio, prende possesso del marchesato di Montorio che il predetto Marcello aveva ereditato dal marchese Francesco Crescenzii patruus del detto Marcello, dopo la morte della marchesa Eufemia della Zazzera.
voi. 10 ff. 86r-96v (Castelli 10 ottobre 1677). Tre censi a favore del Rosario e delle altre fraternite di Castelli.
voi. 11 f. 12v(Tossicia «in schola j.u.d. Donati Paulitti (Paoletti)» 5 febbraio 1678). GÌ9vanni de Cola alias Marino di Aquilano, procuratore della fraternità del Rosario di Aquilano, sita nella matrice S. Rufina, regola un debito della fraternità.
voi. 11 ff. 19r; 30v; (Tossicia febbraio-marzo 1678). Berardino di Attilio diCla-reno acquista quale priore della fraternità del Rosario di Chiarino due pezzi di terra a favore della fraternità.
voi. 11 f. 106r (Tossicia« intus scholam quondam Domini Donati Paulitti» 17 ottobre 1678). Il Rev. D. Tommaso Tomassino priore della Chiesa di S. Salvatore a Fano e notorio procuratore della fraternità del Rosario, sita in detta chiesa, compra per detta fraternità in censo un terreno.
voi. 12 ff. 21v; 35 (Tossicia febbraio-aprile 1679). Due censi a favore della fraternità del Rosario di Chiarino.
voi. 12 f. 73v (Isola 23 giugno 1679). Donazione d'una casa a favore della fraternità del Rosario di Isola.