cìone piccolo dì casa e sì ponga vìvo a bollire in detto vino e bolla tanto sina che sarà perfettamente sfatto; poi si cola con l'espress.e di detta robba, e si ne faccia servitiale; non essendoci febre anco ne pigliarà mezo bichiero per bocca».
NIZZA ANTONIO DI GIULIANOVA busta 216 (180)
voi. 9 f. 49v (Giulianova 22 settembre 1691). Due censi della fraternità del Rosario di Giulianova, di cui è priore Innocenze Vannarelli dott. in utroque.
voi. 9 f. 68r (Giulianova 28 febbraio 1692). Innocenze Vannarelli dott. in utroque, priore del Rosario di Giulianova regola il contratto d'una compra di terreno, venduto già nel 1677 da Gennaro Caravelli e sua moglie Cintia Amiconi ad Antonio di Francesco, priore del Rosario in quel tempo.
voi. 9 f. 90v (Giulianova 25 novembre 1692). Atto di vendita a favore della fraternità del Rosario di Giulianova di cui è priore D. Antonio Massucci.
voi. 10 f. 3r (Campii 11 febbraio 1693). La duchessa di Atri dona un palazzo di Corropoli ai Francescani di Campii.
voi. 10 f. 9v (Giulianova 6 maggio 1693). Domenico Antonio Saracini regola una eredità rilasciata alla fraternità del Rosario di Giulianova, di cui è priore il Rev. D. Antonio Massucci.
voi. 10 f. 20r (Giulianova 1 giugno 1693). D. Antonio Massucci priore della fraternità del Rosario di Giulianova regola un contratto già precedentemente stipulato dal predecessore priore D. Gennaro Baronis.
voi. 11 f. 31v (Montepagano 26 ottobre 1697). Donna Ippolita e Donna Maria Pignatelli, quali eredi di D. Andrea di Capua Duca di Termoli, prendono possesso di Montepagano.
voi. 11 f. 30r (Giulianova 9 settembre 1697). D. Loreto de Vincenzi dona alla fraternità del Rosario di Giulianova, di cui è priore Ermenegildo Mezzoprete, ducati cinquanta.
MATALONI GIANDOMENICO DI NERETO busta 219 (181)
voi. 4 ff. 23r; 26r; 50r (Nereto aprile e agosto 1680). Tre censi della fraternità del Rosario di Nereto stipulati dai procuratori Filippo Guidobaldi e Alessio di Pasquale di Nereto.
voi. 6 f. 36r (Giulianova 15 novembre 1683). Donna Francesca Caracciolo duchessa di Atri, moglie del Duca Giov. Girolamo Acquaviva, decìde sulla sua dote personale di ducati 50.000.
CAGNACCI SIMONE ANTONIO DI TERAMO busta 220 (182)
voi. 1 (bellissimo frontespizio).
voi. 2 f. 52v (Teramo 9 giugno 1676). Apertura del testamento di Sulginia di Bernardo Carnessale, vedova di Martino Cafarelli di Teramo, la quale in data 4 maggio 1675 aveva disposto di essere sepolta in S. Domenico nella sepoltura del Rosario e portata dalla stessa fraternità. Si parla d'una Cappella di S. Anna « nella chiesa della SS. Concettione nel quartiero di porta Reale».
voi. 2 f. 33r (Teramo 4 maggio 1676). I Domenicani di Teramo, autorizzati dal P. Provinciale (P. Maestro Serafino Serafini dal convento di Gesù e Maria di Napoli in data 21 marzo 1676), danno in enfiteusi al Rev. D. Giovanni Caccia un terreno sito in contrada S. Venanzio. Del convento sono presenti: « frater Thomas Maria Nicolai de Cermignano Magister et Vicarius in capite Conventus S. Dominici civitatis Terami, fr. Dominicus Maria Rosa Lector predicti Conventus, fr. Evangelista Nicolai Angeli, frater Petrus Martir Brigottus Lector, Novitii frater Idelfontius Lari, frater loannes Bapta Gabrielis».
voi. 3 f. 28r (Teramo 11 aprile 1677). Monte dei Suffragi del Rosario in S. Domenico di Teramo (Giov. Pietro Scimitarra priore del Rosario, Giuseppe Caresta procuratore ed esattore della fraternità del Rosario).
voi. 3 f. 42r (Teramo 11 maggio 1677). Censo a favore della fraternità del Rosario di Gesso di cui è procuratore Bartolomeo di Pietro.
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