chiara, alta ed intelligibile detto Sigr. Conte Altan ad esso Reg.tp e circostanti, che ivi s'erano adunati, le seg.ti parole: Non dubitate di niente. Noi siamo venuti qui per ordine della Nostra Sovrana la Regine d'Ungheria, e per custodirvi, e per difendervi, ed avrete da sperimenta il Gaudioso passa to, ed il presente, li quali dpppp aver preso un poco di rinfresco, immediatamente tutti partirono per la volta di Giulianova».
ROCCHI GIOV. FELICE DI NERETO busta 504 (419)
voi. 8 ff. 286-297 (Tortoreto 6 gennaio 1762). « Inventario di tutte le robbe con-sistentino nella Spetiaria del Sigr. D. Macedonie Baroni di Tortoreto che si consegnano in potere e mano del Sigr. Lodovicp Vanitelli di Torano, presente a detta consegna» (vario e ricco materiale di speziaria).
CAGNACCI FRANCESCO NICOLA DI TERAMO busta 539 (447) voi. 1 f. 23r (Teramo 14 ottobre 1739). Chiesa S. Carlo in Teramo. voi. 3 f. 85r (Teramo 6 ottobre 1742). Il chierico Fabio Maiale, è Rettore del beneficio sotto il titolo del SS. Rosario, nella chiesa dell'Annunziata di Teramo.
voi. 6 f. 102v (Teramo 27 dicembre 1745). Cappella del Rosario, eretta dentro la chiesa parrocchiale sotto la invocazione di Santa Croce della Villa Pascellata, il cui Rettore è il Rev. D. Ragonico Ragonici.
CAGNACCI FRANCESCO NICOLA DI TERAMO busta 540 (448)
voi. 8 f. 138r (Teramo 25 agosto 1747). Apollonia Cianci di Teramo, vedova di Giuseppe di Antonio Molinaro, alla presenza del P. Priore fr. Cherubino Calegari e P. Lettore TommasoM.a Palma « del RegalConvento di S. Domenico» di Teramo, riconosce che durante una malattia è stata assistita anche di alimenti dal convento di S. Domenico, e « volendo far palese il suo buon animo di gratitudine, fa donazione al detto Convento oltre degl'altri suoi beni, ch'essa possiede come vera e legitima Padrona, gl'infrascritti beni e robe, cioè: una Casa di due stanze superiori, sita avanti la Speziaria di esso predetto Convento... una caldaia piccola di rame, una sartagine, due anelli d'oro... e tutti gli utensili di casa... tutti li iussi, ragioni, azioni, ed in particolare il ius presentandi al Beneficio della Beatissima Vergine della Madonna del Riparo fuori Porta Romana di questa Città» con obbligo per il convento e Padri Domenicani di assister-a di alimenti e medicamenti nel tempo restante di sua vita, e dopo morta sia tumulata tra le Sorelle del Rosario officiando i funerali con messa cantata. I Padri del convento accettano la donazione.
voi. 8 f. 162v (Teramo 16 settembre 1747). «A richiesta ... del Rev. P. Fra Cherubino Galeaxi de Predicatori attuale Priore del Convento di S. Domenico di questa città di Teramo» il notaio si reca in casa della malata vedova Apollonia Cianci, dal cui labbro come pure dalla testimonianza della sorella Margherita Cianci si attesta che essa Apollonia non ha ricevuto pressione alcuna da parte dei Domenicani nel redigere il suo testamento né ha incaricato il « chierico Matteo de luliis di Teramo alias lo Sguattaro a scrivere lettere o Memoriale di protesta».
voi. 8 f. 17Iv (Teramo 22 settembre 1747). «Carlo Francesco Porta della città di Pavia Stato di Milano», nipote della ved. Apo'lonia Cianci attesta di non aver firmato neanche col segno di croce un Memoriale-Ricorso che contro P. Galeazzi Priore dei Domenicani aveva compilato il chierico Matteo de luliis, per inviarlo alla S. Congregazione dei Vescovi e Regolari, con l'intento di annullare il testamento. Inoltre egli pensa « che il d.o de luliis non avesse mandato quel Memoriale che a lui fé sentire, si bene qualche altro dove forse vi avrà esposto altre cose Diaboliche da lui inventate, e proprie del suo maltalento, essendo un chierico discolo, e molto più che d.o de luliis disse ad esso Carlo Francesco che non poco odiava il nominato P. Priore Galeaxi, il quale non poteva vedere, e però voleva capizzarlo».
voi. 10 f. 13r (Teramo 21 gennaio 1749). Il Sac. D. Ambrogio Valentini di Moiricone del «Contado Vescovile Aprutino» vende un censp di un'annua salma di mosto ai Domenicani di Teramo. Del convento sono presenti: Vincenzo Bonolis Lettore Priore, Egidio Perozzi Sottopriore, Giacomo Androsini Lettore, e i novizi studenti Arcangelo Battista e Vincenzo Maria Piccinini.
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