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Carrellata Notarile.
Dai protocolli dell'Archivio di Stato di Teramo
Benedetto Carderi O.P.
Cattedra Cateriniana Teramo, 1973, pagine 191

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a cura di Federico Adamoli

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   voi. 11 f. 157v (Teramo 21 ottobre 1750). Giuseppe Astolfi e suo figlio Clemente vendono ai Domenicani di Teramo un terreno del valore di due. 15 per l'annuo censo di « mezza salma di grano a misura reggia». Del convento sono presenti: Biaggio de Eugeniis Lettore e Priore, Giacomo Androsini Lettore e Sottopriore, Tom-maso M. Palma Lettore, Cherubino Galegari Lettore, Vincenzo Bonolis Lettore e Sindaco.
   voi. 11 f. 188-89 (Teramo 21 dicembre 1750). D. Giov. Ottavio Massei e Giacinto Bonvivere sono rispettivi priore e cassiere della Fraternità del Rosario di Teramo.
   voi. 12 f. 62r (Teramo 28 giugno 1751). Giov. Ottavio Massei e Giacinto Bonvivere sono rispettivi priore e cassiere della Fraternità del Rosario di Teramo.
   voi. 12 f. 64v (Teramo 6 luglio 1751). I fratelli Rev. D. Ambrogio Valentia e Giovanni di Morricone vendono ai Domenicani di Teramo un terreno di due. 15 per un annuo censo di « metro uno d'oglio franco dalle collette». Del convento sono presenti: Biaggio de Eugeniis Lettore e Priore, Giacomo Androsini Lettore e Sottopriore, Tommaso M. Palma Lettore, Vincenzo Bonolis Sindico e Vicario, Dionisio Cecala Lettore.
   voi. 12 f. 83v (Teramo 28 agosto 1751). Domenicantonio Ciccarelli di Pastigna-no di Rocca S. Maria vende ai Domenicani di Teramo alcuni terreni del valore di due. 16 ad annuo censo di carlini Ile grana due. Del convento sono presenti: Biaggio de Eugeniis Lettore e Priore, Giacomo Androsini Lettore e Sottopriore, Tommaso M. Palma Lettore.
   voi. 12 f. 131r (Teramo 14 novembre 1751). Francesco Antonio Uranii di Isola cede una « annua salma di mosto una coll'enunciato suo capitale prezzo di due. sette» ai Domenicani di Teramo con l'obbligo di celebrare messe manuali 70 entro un anno. Del convento sono presenti: Biaggio de Eugeniis Lettore e Priore, Tommaso M. Palma Lettore, Vincenzo Bonolis Sindico.
   voi. 12 f. 133r (Teramo 17 novembre 1751). Il Rev. D. Andrea Giovanni Baldi Pievano in Montepagano, a nome anche del fratello Ruggiero di Montepaganq, vendei ai Domenicani di Teramo un terreno del valore di due. 50 per un censo di « annue tonimela cinque di grano». Del convento sono presenti: Biaggio de Eugeniis Lettore e Priore, Giacomo Androsini Lettore e Sottopriore, Tommaso M. Palma Lettore» Vincenzo Bonolis, Serafino Spaventa Lettore.
   CAGNACCI FRANCESCO NICOLA DI TERAMO busta 541 (449)
   voi. 14 f. 51r (Teramo 28 marzo 1753). «Concordia per la fattura di una Cappella a favore della Ven. Compagnia del S.mo Rosario di Teramo, e del sigr. Michele Clerici da Milano»:
   « Costituiti personalmente avanti di Noi il Sigr. Felice Amadio, come attuai Priore della Ven. Compagnia del S.mq Rosario di questa città di Teramo, il Sig. Giov. Be-rardino Bibbi Sottopriore dell'istessa Compagnia, e Giacinto Bonvivere Cassiere del pio monte della med.ma Compagnia, agentino alle cose sottoscritte per se stessi nelli descritti nomi, e per i loro successori in essa Comp.a da una parte; ed il Sigr. Michele Clerici da Milano, commorante nella città di Chieti, al presente in questa di Teramo, il quale interviene parimente alle cose infrascritte per se stesso e per li suoi eredi dall'altra. Le quali nominate Parti poi spontaneamente asseriscono avanti di Noi come in seguela della Congregazione tenuta dovendosi fare la Cappella seu Cappellone di stucco nella Congregazione del S.mq Rosario dentro del Ven. Regal Convento di S. Domenico di questa Città, essi sud.i Sigri. Offiziali hanno richiesto il soprad.o Sigr. Michele Clerici come Ingegniero, ed esperto nell'arte da Stuccatore, e col med.q si sono convenuti, e concordati di far fare il d.o Cappellone, servata la forma del Disegno, che da esso Sigr. Michele si consegna in potere de ment.ti Sigr. Offiziali, e sottoscritto tanto dal prefato Sigr. Michele, quanto dalli med.i Sigri. Offiziali, con dichiarazione espressa che il lavoro di d.o Cappellone debbia essere totalmente uniforme al pred.o disegno di manieracche il medesimo debbia essere al possibile adattato al vano, seu facciata di d.a Congregazione, senza però mutarsi in parte veruna il citato disegno per qualsiasi motivo, o pretesto, senza consenso espresso di essi Costituti Sigri. Offiziali, e debbia il lavoro sud.o riempire all'intuito la sud.a facciata con quelle aggiunzioni,
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