voi. 34 f. 93r (Teramo 12 settembre 1774). I Domenicani di Teramo danno in enfiteusi a Pancrazio Santanchè di Teramo un terreno con annuo canone di carlini 12. Del convento sono presenti i Domenicani precedentemente annotati.
voi. 35 ff. 91-93 (Teramo luglio 1778). Il Dott. Nicola Marezzi di Teramo è Amministratore e Governatore del pio Monte dei Maritaggi in S. Omero.
CAGNACCI FRANCESCO NICOLA DI TERAMO busta 548 (456)
voi. 39 f. 37r (Teramo 17 maggio 1784). Il « P. Lett. Fra Giantomaso Scarselli attuai Vicario del Ven. Convento sotto il titolo di S. Gregorio della Terra di Montorio» vende ai Domenicani di Teramo la masseria delli Morelli, sita in Montorio, di circa centoyenti torneiate, del valore di due. 20, con annuo censo di carlini dieci. Del convento di Teramo sono presenti: Egidio de Simone Lettore e Priore, Michele Buc-ciarelli Lettore e Sottopriore.
CAGNACCI FRANCESCO NICOLA DI TERAMO busta 549 (457)
voi. 40 f. 17v (Teramo 3 luglio 1790). L'onesto giovane Silvestre Scotolati di Teramo dispone essere sepolto in S. Domenico.
PACINI ANTONIO DI MONTORIO busta 549 (457)
voi. 1 f. 18r (Montorio 6 dicembre 1739). I coniugi Teresa di Giacomo e Giacomo di Santo di Paiano donano una casa e un terreno ai Domenicani di Montorio « acciò colla vendita, e frutti de medesimi possano con più facilità incominciare e proseguire le nuova fabrica del Convento di d.o Ordine che intendono fare in questa istessa terra di Montorio». Alla donazione è presente il P. Giacinto Salvatori Lettore e Sindaco del convento di Montorio.
voi. 1 f. Ir (Montorio 19 gennaio 1740). I Sacerdoti can. Simone Celestini, can. G. Battista Martigiani, D. Giovanni de Santis, e i sigri. Romano Martellucci, Felice Calandra, Giovanni Palermi e Berardino Toppi, tutti di Montorio, fanno fede su Gregorio Falchini che domiciliato a Montorio, a causa delle vessazioni subite dai banditi si portò in Atri dove stette più anni, fino al 1684 quando cioè furono i bandit discacciati da Montorio e Provincia, ritornò nel 1700, in Montorio, e nel 1702 fece donazione di tutto il suo patrimonio ai Domenicani perché questi costruissero in Montorio un loro Convento. Gli attestanti ricordano benissimo del Falchini che dopo la detta donazione, « nel poco tempo che visse, dimorò in sua casa, al Governo della me-dema e della sua Persona il quondam P. Lett. fr. Domenico Conti d'essa Religione de PP. Predicatori, molto ben conosciuto e pratticato da essi attestanti, li quali sanno e si ricordano ancora che doppo la morte del sud.o Gregorio Falchini li sud.i PP. Domenicani vennero a lite colli quondam D. Rocco Tofano e Berardino Tofane ne-poti d'esso Falchini nella Curia Romana, col Rev. Capitolo, e Regulari di questa mentovata Terra, e col Mag.co Stefano Falchini altro nepote del sud.o quondam Gregorio, essendosi continuata tal lite da quel tempo sino all'anno mille settecento trentatrè, quando fu dichiarato Convento d.o luogo, che pria nominavasi Ospizio de sud.i P. Domenicani li quali poi hanno... la cura di d.o patrimonio donatoli dal soprad.o quondam Gregorio Falchini».
voi. 1 f. 14r; (Montorio 13 giugno 1740). Sebastiano de Vito e suo figlio Vito Antonio de Vito di Castelvecchio vendono ai Domenicani di Montorio un terreno del valore di due. 13, ad annuo censo di carlini 13. Del convento sono presenti G. Battista de luliis Lettore e Priore, Giacinto Salvatori Sindaco.
voi. 1 f. 36r (Montorio 12 luglio 1740). Carlantonio di Giovanni delle Case Vernese, nel dominio di Villa Vallucci, vende ai Domenicani di Montorio un terreno del valore di due. 10, con annuo censo di carlini 9. Del convento è presente solo il P.G. Battista de luliis Lettore e Priore.
voi. 1 f. 38v (Montorio 24 luglio 1740). Domenico Antonio di Giuseppe di Frondarola vende ai Domenicani di Montorio alcuni terreni del valore di due. 30 con annuo censo di carlini 27. Del convento sono presenti: G. Battista de luliis Lettore e Priore, Giacinto Salvatore Lettore.
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