Stai consultando: 'Carta Idrografica d'Italia Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata', Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Pagina (24/223) Pagina
Pagina (24/223)
Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
17
CAPITOLO III.
Idrometri e pluviometri.
Nessun idrometro esiste lungo il Sangro ed i suoi influenti ; però se anco ve ne fossero, ben scarso aiuto darebbero alla ricerca del regime delle acque, perchè la grande larghezza degli alvei, non completamente bagnata negli stati ordinari, consentirebbe loro di segnare soltanto i livelli delle piene, le quali d'altra parte, non avvenendo contemporaneamente nei vari tronchi, né sempre essendo ovunque tali da coprire tutto il letto, mal si potrebbero egualmente studiare.
Relativamente ai pluviometri non possiamo che segnalarne l'assoluta mancanza, assai più deplorevole qui che altrove, perchè in questo bacino vi sono paesi di montagna a quote molto alte ed auco sopraelevati su tutto il territorio circostante, nei quali non difficile sede troverebbe qualche stazione termo-udometrica, che darebbe risultati di un pregio tutt'affatto eccezionale.
li più grave ancora apparisce simile deficienza quando si sappia che i bacini circostanti sono nelle medesime condizioni, nelle parti prossime a questo del Sangro. Per tal fatto, eccetto qualche cifra comparativa fornita dalla stazione pluviometrica di Vonafro, nessun dato si ha che possa riferirsi alla catena della Meta, limitrofa ai bacini del Volturno e del Liri; e meno ancora pei monti Marsicani e perla Majella, poiché i pluviometri più prossimi, quelli cioè di Avezzano, di Solmona e di Ghieti, oltre la lontananza, sono in località che non hanno alcuna analogia o relazione con gli alti monti.
Quindi nessuno studio possiamo intraprendere in base alle osservazioni pluviometriche ed idrometriche e se mediante le nostre dirette osservazioni non pervenissimo a qualche risultato speciale, il regime delle acque del Sangro rimarrebbe indeterminato.
Potremo bensì ricavare qualche notizia sull'andamento pluviometrico generale di tutto l'Appennino centrale da altri pluviometri, ma essa, che maggior relazione ha con i bacini dei fiumi Vo-mano e Tronto, sarà riportata nella parte di questo volume nella quale è svolto il regime del secondo di detti fiumi e colà pure dimostreremo come nell'estate dell'anno 1902 vi sia stata una tale siccità, da provocare magre fortissime nel versante adriatico dell'Appennino stesso.
2 — Carta idrografica d'Italia.