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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
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ia quale ben difficilmente potrà prodursi, perché è quasi inammissibile che su quegli alti monti passi tutto l'autunno senza abbondanti precipitazioni.
Alcuni inqiianti idraulici li prossimi e specialmente una segheria che utilizzano queste acque, i quali avrebbero sospeso l'esercizio se la magra predetta si fosse una qualche volta verificata, comprovano quanto esponiamo.
Dopo i cenni generali premessi a questo capitolo, coi (piali rilevammo che né la prolungata siccità del 1891, né quella invernale del 1898-99, furono molto sentite nell'alta valle del Sangro ed avendo avuto agio di riconoscere gli effetti di quella eccezionale estiva del 19(12, diventa un'inutile ripetizione continuare ad esporre per ogni influente e per ogni singola sorgente le considerazioni che ci inducono a stabilirne le portate di massima inagra. Basta trascriverle, adunque, e passare subito ad esaminare il tronco del Sangro fra Opi e la confluenza del fiume Aventino.
Le massime magre dei tributari dell'alto Sangro sono le seguenti:
Fosso dell'Interno, presso Rocca Tremoliti..........m3 0. 030
Fonte della Regina, presso Villetta Barrea..........,0.070
Sorgenti Delle Donne, nella valle dell'Inferno o Risione, presso
Barrea..........................0.250
Rio Torto ad Alfedena...................0.130
Fiume Zittola a Castel di Sangrr..................080
Fosso del Baso (asciutto ad intermittenze per gli invasi dei mo-
lini) media giornaliera................... 0.005
Fosso Cariala, allo sbocco nel Sangro.............0.002
Fosso San Vittorino, id. .............0.010
Fosso Parelio o Luparello, presso Quadri..........„ 0.020
Fiume Sangro. — Abbiamo detto che in causa dell'irrigazione e per l'evaporazione nell'alveo il Sangro presso Pescasseroli perde nell'estate tutta la sua portata, in modo che anche poco dopo accolte le sorgenti Siriente e Sipari, è asciutto frequentemente. Continuando il corso, poco o nulla guadagna fino alla confluenza della valle di Fondillo, anzi perde per evaporazione nel largo letto sassoso o per altre cause, il tributo di alcune nuove piccole immissioni. Accolta la detta valle, entra iu una gola ristretta e vi si mantiene fino a Villetta Barrea, arrichendosi di abbondanti infiltrazioni suhalvee laterali le queli sono da considerarsi coinè sorgenti nascoste che subiscono le diminuzioni di portata nell'egual modo delle visibili. Il fiume però non ne risente le forti magre, perchè quando queste si producono, già sugli alti monti sono sopravvenute pioggie più o meno abbondanti, che, stante il clima freddo della regione, l'intenso imboschimento ed altre cause, non cessano dal tenere umidi i terreni fino alla primavera successiva, anche quando, cosa più difficile ancora, passasse tutto l'inverno senza altre precipitazioni.
Questa proposizione potreblie sembrare troppo assoluta, se le prove dirette non la confortassero. Infatti, né la siccità del 1894, che fu prevalentemente estiva ed autunnale, nè quella del 1902 tutta estiva e neppure quella del 1898-99, che fu soltanto invernale, provocarono magre eccezionali, Anzi parrebbe, secondo la testimonianza di molti, che sugli alti molti quelle siccità non siano state cosi prolungate, tranne quella del 1902, ossia che qualche acquazzone le abbia interrotte.
Da tutto ciò risultererebbi' che, tranne casi eccezionaJissiini, le magre del fiume non perdurano oltre l'ottobre e che. per determinarle nei vari suoi tronchi sia necessario esaminare in quale stato di magra si possono allora trovare i suoi tributari e le infiltrazioni suhalvee, il che facciamo, ampliando ancor più l'indagine, estendendola cioè ai primi giorni di dicembre, fino alla qual'epoca si suppone pos