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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO Vili. Sorgenti.
   Sorgenti ilei fauni- Sangro. — Sono cosi numerose le sorgenti che nascono entro il bacino di questo fiumi1, specialmente nell'alto corso, e molte cosi piccole, che nominarle tutte o descriverle sarebbe impossibile ed anche di nessun interesse. Accenneremo perciò solamente a quelle di portata superiore ad alcuni li 1 ri ed a qualcuna meno ricca, notevole per la mineralizzazione dell'acqua o per speciali caratte: i.
   Trascurando pertanto quelle di alta montagna, le acque «Ielle quali quasi non raggiungono l'alveo, tanto clic questo è pressoché asciutto al disopra di Pescasseroli, cominceremo con la maggiore di quelle che si trovano a monte di questo paese e poi seguiteremo con le altre, indicandole in ordine discendente dall'alto al basso della valle.
   Alla descrizione delle singole polle aggiungeremo qualche cenno sulla loro idrologia ogni qualvolta ciò sembrasse opportuno per raggiungere una maggior chiarezza, riservando al seguente capitolo tutto ciò che ha più stretta relazione col regime di esse.
   Surgelile Cemento. — Lungo la mulattiera che conduce a Scanno, a m. HiOO circa di quota, alquanto prima dello spartiacque col Sagittario, si incontra una polla di ottima acqua a 6°. .> di temperatura, che nasce in un letto detritico sovrapposto con lieve spessore a banchi di calcare compatto (juasi addossati ad altro calcare mediocremente marnoso. La portata di tale polla fu trovata nel luglio del 1901, ili 5 litri circa al 1, parte raccolta e parte dispersa tutt'altorno. Riunita però nell'alveo del fosso, spariva nella profonda alluvione detrilira, lino presso Pescasseroli, ove essa e forse altre acque subalvee pareva affiorassero, concorrendo coi rifiuti delle fontane pubbliche all'irrigazione di qualche orto.
   Sorgenti Striente e Sipari. — Con questo nome aggruppiamo due scaturigini distanti fra loro circa m. 300, entro la proprietà del cav. Sipari: una detta Siriente e l'altra senza particolare denominazione, ma che noi per comodità di descrizione chiamiamo Sipari, dal nome del proprietario.
   La valle del Sangro, incassala dalle origini fino a Pescasseroli, si apre al principio di questo paese, formando una bella pianura larga molto più a destra che a sinistra del fiume. A sinistra però si trova, appena fuori dell' abitato, la prima delle due sorgenti di cui parliamo,cioè la Siriente. Essa nasce nel riempimento alluvionale della valle, costituito da detriti calcarei e da ciottoli fluviali, scarsamente coperti dal terreno vegetale. In un solco, che sembra un fossetto di scolo, tracima dolcemente una polla con circa 1 litri di portata, la quale aumenta poi indeterminatamente nel fossetto, tanto che dopo breve tragitto ràggi unge da 12 a 15 litri al 1. L'acqua è limpidissima, ottima al palato a 9° di temperatura.
   Poco più in giù, a fianco quasi ad un fabbricato rustico, destinato a rimessa di foraggi, di proprietà Sipari, nella stessa pianura alluvionale detritica, si apre tutto d'un tratto un solco, al principio del quale, da due buchi aperti fra grossi ciottoli ili calcare, sgorgano due polle distillili m. 0.811 fra loro, dotate ili una qualche violenza, che i una simula un lieve getto, e nell'altra un passaggio forzato nell'interno del cunicolo. Sono esse che formano la sorgente Sipari.
   I caratteri fisici della loro acqua sono identici a quelli della polla precedente: il volume invece è maggiore a principio, raggiungendo alla scaturigine S litri al 1, ma uguale in seguito, aumentando da 12 a 15 litri in ultimo, per infiltrazioni nell'alveo.