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Colledara
- aggiuntovi: Da Colledara a Firenze
Fedele Romani
R. Bemporad & Figlio, 1915, pagine 335

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Colledara č un villaggetto di poche case, posto sopra una delle pių verdi e pių ridenti colline che allietano la Valle di Monte Corno, o Gran Sasso d'Italia, dal lato che guarda l'Adriatico.
   Da quella parte, il Gran Sasso si mostra pių magnificamente elevato e superbo. La sua altezza non č grande (2914 m.), se la si paragona, per esempio, a quella delle pių ardue cime delle Alpi; ma io non ho mai visto un monte che pių faccia pompa della sua statura, e che svegli nell'animo pių intensamente il senso della maestā e del sublime. L'altezza di altri monti famosi che io ho veduti, č ordinariamente preparata da molte colline e da potenti contrafforti, per modo che spesso le pių ardite cime sembrano a primo sguardo poco elevate e al tutto indegne della loro fama. Ai piedi del Gran Sasso, invece, dalla parte di Teramo e di Colledara, non si ha un'altezza maggiore di otto o novecento metri. Perciō si possono vedere, al di sopra della breve zona boscosa, circa duemila metri di nudo sasso, di color ferrigno, elevarsi impetuosi verso il cielo. La forma del monte č quasi quella di una mitra episcopale; ma a me non piace di paragonarlo a un oggetto senza vita : egli č vėvo, e vede