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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
rere. Del resto, i contadini, e non soltanto ì contadini, anche con tanto di barba, non ne sapevano più di noi. Si parlava di Piemontesi (così si chiamavano i nuovi soldati, di qualunque luogo essi fossero) come si sarebbe parlato di Spagnuoli, di Francesi, di Tedeschi : tanto la gente era avvezza alle invasioni degli stranieri, da non saper immaginare che ci potesse essere un'altra specie, chiamiamola così, d'invasione. Dei soldati chiamati dalle nuove leve, si diceva che partivano per l'Italia. La rivoluzione italiana fu rivoluzione eminentemente letteraria, ispirata dai libri, fatta con la spada in una mano e con Dante e Virgilio nell'altra. Essa usciva dalla scuola, e il popolo, e specialmente quello di certe provincie, non la capiva, nè la desiderava: quelli che la volevano e si facevano ammazzare per essa, erano appena un pugno in paragone dell'immenso numero di coloro i quali non sapevano neppure che la loro patria si chiamava l'Italia. Questa è la verità, e non bisogna aver paura di dirla. |