Stai consultando: 'Colledara - aggiuntovi: Da Colledara a Firenze', Fedele Romani

   

Pagina (34/336)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (34/336)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Colledara
- aggiuntovi: Da Colledara a Firenze
Fedele Romani
R. Bemporad & Figlio, 1915, pagine 335

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   povere case. Ma bisogna pur dire che quod non fecerunt Barbari, fecerunt Barberini. Quelle piccole famiglie di proprietarii di campagna, abituate a vivere, si può dir solo coi frutti dei loro campi, e a vedersi considerate, tra la povera gente dei loro nativi villaggi, come signori, quando si ritrovarono improvvisamente tra le infinite spese della vita di città, che non erano preparate a sostenere coi loro scarsi redditi, non ben rincalzati da guadagni personali, non tardarono a trovarsi a disagio e a vedersi costrette a ricorrere a quella dolce Sirena allettatrice, il debito. Ed erano sempre più spinte verso di essa dal desiderio di mantenere nella città quel grado e quel rispetto e quella considerazione a cui la vita del villaggio le aveva abituate. E bisognava poter figurare accanto ai numerosi parenti e amici nati e cresciuti in città ; e, qualche volta, andar con loro a teatro e prender parte ad altri divertimenti, e condursi in tutto come loro; anzi mostrarsi, sto per dire, da più di loro per fare onore a quella reputazione di signori che a tutti sarebbe dispiaciuto di perdere.
   Fortuna che questa condizione di cose durò poco; non più, mi pare, di un anno; perchè, ristabilito, con la forza e l'ostinata persecuzione, l'ordine e la sicurezza, almeno in modo relativo, tutte quelle famiglie poterono tornarsene alla pace del loro villaggio.
   E la vita di quei piccoli proprietarii e di quei villaggi riprese, a poco a poco, il corso di prima. É vero che il Capo Urbano si chiamava ormai sindaco; i gendarmi, carabinieri; il giudice, pretore; il circondario, mandamento, e così via; ma erano alterazioni di nomi più che di cose. In quei piccoli paesi si faceva sentir poco l'onda di mutamenti più sostanziali.
   Ma, guardando bene a fondo, qualche cosa di vera-