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Colledara
- aggiuntovi: Da Colledara a Firenze
Fedele Romani
R. Bemporad & Figlio, 1915, pagine 335

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   e di splendore, aveva imbiancate le antiche rozze pitture, le quali col tempo si vennero poi stanche e curiose riaffacciando qua e là; e aveva aggiunto secondo il suo solito, altri altari all'unico che v'era prima, e li aveva tutti arricchiti di ornamenti architettonici in legno dorato e colorato, con colonne a torciglioni, adorne di tralci, coi soliti cornicioni spezzati, con le volute e i grassi angioloni.
   Ai principii dell' 300, fu aggiunto un organo, abbastanza armonioso e grande per una chiesetta di campagna. Esso fu collocato lungo la parete destra.
   Le campane di S. Paolo sono tre: la grande, la mezzana e la piccola; e sono disposte in ordine decrescente in un campanile a vela, che sorge sopra la facciata. La campana grande ha una voce baritonale, piena di sentimento e di fremiti profondi ; e, quando suona sola e a distesa ed echeggia per la Valle, chi l'ascolta si ferma pensoso e unisce a quella voce le immagini e i ricordi più nobili e più cari che serba in fondo al cuore.
   Ho detto che la chiesa ha per il villaggio un valore ben più alto che non faccia per la città: lo stesso si può, e con più ragione, affermare per le campane. La campana per poter dir le sue parole più dolci e profonde, ha bisogno d'aver dintorno la quiete verdeggiante delle valli e dei colli; ha bisogno di accordarsi con gli accenti misteriosi del fiume, coi profumi e gli scintillìi dell' alba, col fulgore meridiano, con le messi ed i grappoli d'oro, ha bisogno della musica dei milioni d'insetti che amano cantare tra l'erba e la pace dell'emisfero tenebroso; ha bisogno del fumo dei casolari, che sorge in spire azzurrognole e tranquille verso il cielo. La più poetica indicazione d'ora, che forse sia stata concepita da mente umana, l'immortale Era già l'ora.... non è stata certo ispirata da una campana che risonava dentro