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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
E poi, perchè mai invece di raccogliere i lavori a pallottola essi erano stati ravvolti in quella forma lunga e sottile cosi difficile a nascondere e a trasmettere? Mi fermai molto a pensare su questo punto e da questo punto che mi pareva il più oscuro, mi venne la luce. Fu un lampo. Le panche èrano disposte in modo che tutte toccavano il murò da una parte, una serie toccava il muro interno e un'altra l'esterno: nel mezzo rimaneva un corridoio per il passaggio. Lo studente del lungo razzo era accanto al muro interno. Faccio aliare lo studente, osservo il muro accanto al suo posto e trovo a un certo puntò una specie di tassello di cocomero ; con la punta di un temperino levo via il tassello e vedo che è un sughero il quale dalla parte esterna era stato dipinto dello stesso colore del muro : il tassello chiudeva la bocca di un lungo buco del diametro di poco più di un centimetro il quale passava il muro da parte a parte, un grosso muro maestro il quale divideva la classe da un corridoio. Gii scolari, certo senza che i loro superiori riuscissero ad accorgersene, avevano, forse nella notte, scavato quel buco; e il tortiglione fatto coi lavori era lungo quanto era lungo il mure, e anche un po' più, per dar modo al corrispondente interno di poterlo afferrare. |