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Colledara
- aggiuntovi: Da Colledara a Firenze
Fedele Romani
R. Bemporad & Figlio, 1915, pagine 335

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   venne incontro disperata e gettandomi le braccia al collo: — Salvami i figlif — gridava — Salvami i figli! — Io non riuscivo ancora a capire cosa-fosse successo. Da parole rotte e confuse dei contadini che s'affollavano attorno a me e da notizie posteriori più tranquille e più sicure potei farmi un' idea di quel che era accaduto. Doveva venire a Golledara per la Gresima il Vescovo delle Diocesi riunite di Penne ed Atri; e sarebbe andato ad alloggiare in cast di quei nuca parenti, che erano i più agiati del villaggio. Bisognava scrivere a Teramo per te provviste necessarie ai pranzi vescovili ; e Vincenzo, così si chiamava il fratello scapolo, andò nella sua stanza per prendere la carta da lettera. Non pare che egli fosse un modello di ordine: in un eassetto del cassettone teneva contùsi insieme i foglietti, le buste e parecchi pacchi di polvere da caccia. E molta di quella polvere era sparsa fuori dei pacchi nel fondo del cassetto. Cominciava a farsi notte, e per trovare la carta egli ebbe bisogno di accendere un fiammifero. Il fiammifero era di cera, e si formò presto, come suole accadere, sulla sua punta quel fungo o chiodo, che poi, inchinandosi, come la testa di chi muore, si divìde dallo stelo incenerito e cade rimanendo per un istante ancora acceso e arroventato. Basto quella testolina e quell'istante perchè subitamente s'accendesse la polvere sparsa. Il fuoco, come era naturale, si comunicò ai pacchi, e tutto s'accese e scoppiò allo stesso tempo.
   Vincenzo rimase bruciato nella parte anteriore del suo corpo. Ebbe però, quasi per miracolo, salvi gli occhi, che egli, istintivamente, serrò nel momento dell'immensa fiammata. Egli fu gettato all'indietro dalla forza dello scoppio, ma riuscì a rialzarsi e ad uscire dalla stanza fatale, ardendo come se fosse stato cosparso di petrolio. Sono le parole di chi lo vide in quel momento.