Stai consultando: 'Il Comune Teramano nella sua vita intima e pubblica', Francesco Savini

   

Pagina (4/635)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (4/635)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
Francesco Savini
Forzani e C., 1895, pagine 612

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Vili Discorso preliminare.
   IL Ciò sia detto pel tempo e per le cure dedicate al libro. In quanto poi ali' andamento, e, per dir così, alla storia del medesimo, stimo pur cosa utile informarne un poco chi legge.
   La prima idea di questo lavoro, in proporzioni assai minori, s'intende, sorse in me allorquando nel 1880 intrapresi uno studio sugli statuti teramani del 1440, il quale poi, accompagnato dal testo latino dei medesimi, vide la luce in Firenze, pel Barbèra, nel 1889; perocché allora io ebbi il proposito di premettere a quello studio una notizia storica generale del comune teramano. Se non che, cresciutami per essa in mano la materia, mi avvidi tosto che non era il caso di digerirla in una semplice prefazione, per quanto vasta essa volesse farsi. Consacrato quindi un paio d'anni alla copiatura, e allo studio di que' benedetti statuti, e pub: blicatili a parte, mi ridetti al lavoro storico sul nostro comune. Anzi cade qui in acconcio di notare che più volte nel mentovato studio sugli statuti mi venne fatto di citare un mio comune teramano, che io tenevo per bello e finito e che invece soltanto erat in votis, ora alla fine felicemente, almeno per me, compitisi : in ogni modo di quella allora immaginaria citazione domando qui tarda venia al lettore ; e questi adesso, pagato a larga usura, me la concederà senza dubbio facilmente.
   Egli inoltre, scorgendo nel titolo dell' opera il nome di comune teramano esteso per tutte le epoche della storia, si meraviglierà che ciò segua con le varie denominazioni di Interamnia e di Apntthtm, che nel corso de' secoli si ebbe la città nostra e con quelle di conci-liabiilum, di municipium e di colonia, le quali denotarono le diverse società, che ne' tempi più antichi la governarono. Ora ciò si è fatto, rispondo, per l'economia del lavoro, ossia per dare a questo, che è unico, un unico titolo ; né poi il nome di comune ha si scarsa larghezza di significato, da non potersi estendere, almeno in senso traslato, alle forme di cittadino governo

Scarica