Discorso preliminare. XVII
dell'avvento della democrazia novissima, e poi le svariate e molteplici mutazioni di leggi comunali, da quelle restrittive del governo borbonico fino alle ultime più larghe dell'attuale reggimento.
Ecco intanto come l'esposizione delle ragioni particolari a prò d'una vera storia 'municipale di Teramo mi ha tratto a dare un rapido sguardo alla medesima, rilevandone insieme i lati peculiari e notevoli; il che del resto deve riuscire da una parte a muovere il lettore di questo discorso preliminare a dare un'occhiata a tutto il restante lavoro, e dall'altra a dimostrare la grande utilità della storia intima sì dei singoli comuni italiani e sì di quella del teramano.
V. Ed ora passo a dire del compito, che mi sono assunto in questo lavoro e del metodo seguito nel medesimo.
Esso dunque è inteso a narrare tutto ciò che, venuto a mia notizia, riguarda la storia del comune teramano, del comune, dico, e non quella politica o religiosa della città e regione nostra; giacché, se ciò fosse, si rifarebbe un lavoro già fatto e bene, salvo una più vasta ricerca e un ordine più scientifico, da altri, ossia dal Palma. Tale compito, che si svolge in queste pagine, consiste quindi nel raccontare tutti quegli eventi che son seguiti nella cerchia del comune teramano, schivando tutti quei che, peculiarmente nel campo politico, non vi abbiano stretto legame, e tenendo invece conto di ogni menomo fatto, che sia noto e riguardi comecchessia l'organismo, le leggi, le provvisioni, le consue-tuclini di esso comune estendendo insieme il racconto ai costumi, alle arti, alle industrie e ad ogni altra appartenenza della vita cittadina. Non accade, poi qui dilungarsi nella descrizione delle materie contenute in questo scritto, giacché un minuto e copioso indice, posto a pie di esso, ne da un'idea chiara ed ordinata.
VI. In quanto poi al metodo adottato, dicasi in prima ch'esso è frutto di lungo studio e maturatosi durante il faticoso viaggio. Ho diviso tutta la storia