XVIII Discorso preliminare.
comunale nostra in epoche, giusta l'uso universale, suddivise poi in periodi, secondo lo svolgimento dei fatti particolari teramani. Ogni epoca risponde ad una parte del presente volume; così, dedicata la I parte ai prolegomeni della nostra storia, la II tratta dell'evo antico, diviso in preromano, dai tempi noti al quinto secolo di Roma, e romano dal sesto di questa città al quinto dopo Cristo, la III dell'evo medio (secoli vi-xv) diviso ne' periodi barbarico (secoli v-vin), comitale (secoli vm-xi), vescovile (secoli, xi-xn), di libertà (1207-1292), di semilibertà (1292-1388) e delle fazioni e delle signorie (1388-1507), e finalmente la IV parte si occupa dell'évo moderno (1507-1889), che qui va diviso ne' due periodi del patriziato (1507-1770) e delle riforme comunali (1770-1889).
Il lettore avrà tosto avvertito che, mentre qui la divisione segue, come si è detto, l'uso comune delle epoche, la suddivisione di queste in periodi nasce invece dai criterii particolari allo storico locale e necessariamente da lui desunti, sempre giusta il proprio giudizio, dai fatti pur particolari del comune, di cui narra. E ciò appariva indispensabile; giacché, sotto il riguardo storico municipale, il presente è un lavoro (felice o no, vedrà chi legge) di vera ricostruzione, da farsi quindi con nuovi e proprii criterii; né accade poi qui esporre i medesimi, perocché il far ciò, mentre da una parte ci menerebbe troppo in lungo, dall'altra sarebbe inutile, apparendo essi, in un con la ragione di averli adottati, chiari dal corso stesso della narrazione a principio di ogni periodo storico teramano. Seguendo dunque questi criterii, ho disposto tutta la materia dei nostri fatti, comunali, oltrecchè, come si è detto, in parti rispondenti alle grandi epoche della storia generale, in trenta capitoli, numerati di seguito dal primo all'ultimo, e senza riguardo ad esse parti o epoche e neppure ai periodi nostri; il che, mentre salva l'ordine metodico e cronologico, qui da me adottato, agevola insieme a chi scrive le citazioni e a chi legge le ricerche. Questi capi-