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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
grossezza dei solenni tangheri, i quali oggi in Italia giudicano di poesia. Trovandosi in Roma, egli certo desiderava di vedermi; ma, nel me mento di porre ad effetto il suo proposito, la timidezza lo arrestava; né i nostri amici riesci/ vano a persuaderlo, né io riescivo a scovarlo in alcun luogo. Allora Adolfo de Bosis, il prin/ cipe del silenzio, il nobilissimo signore di quel Convito che fu « presame d'amistade » fra i pochi deliberati d'opporsi alla nuova barbarie ond'era minacciata la terra latina, ricorse a un grazioso stratagemma. Me lo condusse di buo/ n'ora, all'improvviso, nella mia casa, dandogli ad intendere che lo conducesse a veder una statua di Calliope ritrovata nel limo del Tevere la sera innanzi, divinamente levigata da secoli d'acqua. |