Stai consultando: ' Contemplazione della morte ', Gabriele D'Annunzio

   

Pagina (36/119)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (36/119)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Contemplazione della morte

Gabriele D'Annunzio
Il Vittoriale degli Italiani, 1941, pagine 124

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   annodasse dietro i denti e che lo spirito gli si sciogliesse nel gran ritmo.
   Aveva già dato tutto il meglio di sé, o ser/ bava negavo della mano ancora qualche ferace semenza? Che importa? Certo, mille e mille ancora speravano in lui. Agguagliandosi alla linea dell'orizzonte, egli avrebbe potuto dire verso i suoi fedeli: « Io vi mostro la morte com/ pitrice, la morte che per i vivi diviene incitazione e promissione ». E costoro nell'acciaio della sua ' ascia sepolcrale potrebbero veder riflesse le stelle dell'Orsa.
   4i