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La 2* epea saià Ruy-Blas «lei Marchetti. La colcbirlsà di questo sparilo, in cuj si rivelano lo più soavi melodie, "V noia a lut i ila fatto il giro del mondo, cioè, mi cor-] reggo, ba fatto.sì il giro dei due emisferi, senza però entravo i» Franche a cagione della osti 1 i;à mossagli d;i Victor Hugo, imperoccJè avete a sapore che il gran patriarca dello j liiederna l^Uerìlùra francese, v autore del hii se r afoli si permeile spesso d volentieri delle originali à, tra cui si noverano due fissaiou, V una di pretendere che Parigi sia il., cervello de] aondo, V altro di non far g*u§tare al parigini la musica subìWeniente ispirata del maestro romano.
-La opera è da destinarsi, sempre, ben inleso-'sfc Io permette. 1' inoresavio. Intuito si palladi certe p ,di certe viaicnfic: ma, acqua in bocca, e elle Ap'flfo lo aspiri.
L'iiipresasiu, sigi Eugenio S lem ini, ba scritturato la senapate Compagnia ui canto:
1" Donn/i a-ssoU'ta, le signore Egidio piccaglu e Mariella De Lesi; -1° Triwfé assoluto, sig. AiiLedìeo' lìorctli'; 1° Bari tonò assurda, sjg. Giuseppe Potr/.òtti; l" Basto sig. Raffaele Toro-m.j5se'!i. Coristi d ambo i ses^i N. i.0.
Il Municipio concede la banda cittadina gratis. Sì jn.jjrebr
jbe in scena la sera di S. Stefano.
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so in quale versetto della Bibbia bo trovato eh» lo tenebre siano palpabili- Comunque esse siano , certo ò che in alcune vìe delia città bisogna andare tentoni per J.a insutliciente iliuminazione cui provvedo il nostro Municipio, forsa un giorno, farò la statistica delio strade che di notte diventano assolutamente impraticabili ; ed in ciò anche i mici lettori mi aiuteranno, recapitandomi i loro reclami. Per era non posso che rivolgerai a chi funziona da Sindaco , allineile si prenda presto qualche provvedimento, So bene che nel nostro» Municipio v' ka di quelli che non verrebbero il teatro, non vorrebbero V istruzióne popolaro , e tanto meno che ci si veda di notte senza il pericolo di rompersi la nuca; mi quesli consiglieri che da ora io ppi chiameremo rurali , e di oui Vicioriei Sardou ha fallo nella sua famosa comoda « t nostri buoiì\ villici » un fedele e curioso ritrailo, aon pochi e rimarranno sempre isolati, non ostante che m atteggino ad altieltanti jSclia,... in sessan-Uquatiresimo.
Aaimo, dunqae, onorevole MiscbioBÌ : Torarao è nij capoluogo e dev' essere trattato in un modo degno di sp.
Lei lo sa meglio di me , e non vale li pena che ci ritorni su.
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Yen ordì, allo 2. 30 pomeridiane spirava j'egregio cittadino Enrico Mancia, e le sue scoglio mortali venivano. portale allp Chiesa >uq giorno dei Cappuccini. Quivi verni eretto un elegante calata!co, ai cui ]uatl.ro lati lcgg9/an.si helle e semplici epigrafi di Settimio (oetantini. Alle 1*2 del giorno seguente venivano trasportate aiOanipos^nlo / sgéo impagliate dalia rappresentanza Municipale dalla rappre^onianza Operaia è da numerosi amici dell'estino.
Essendo sta'o questi consigliere conunale ed operoso cittadino, quadro Assessori tenevano i ctrdoni del feroìro.
in altra parte del giornale troverete i? commoventi pa*-ro'e dc.te dal Cav. Montori.
» ' 113 * A proposi io di funerali.'
Un tale "! non ostante obe avesse vis,o cataletto o oorleo, _ _ "" "*' "it>'""> ^ «fi I
urli della lopolaxione indignala, veniva condotto-innanzi al Consigliere Delegato sig cay. Rocchi.
Perquisii), gli fu trovala una lettera di un tale che Io metteva gii ita avvertenza dei movimenti delle guardie e dei carabinieri. Interrogato, rispose icori* franchezza:
« Son litornalo appositamente per ucciderla; nei giorni dietro, avni potuto ammazzarla , ma velli attendere che l'attuale suo «mante la vedesse. Slamane I' ho scorto da lungi e quasi solfo i snoi occhi volli trafiggerò la Rosaria. »
In segato poi alle accurate indagini della Pubblica Sicurezza, dilette dallo stesso Consigliere Delegalo ., vi venne a sapere ciò il Di Gennaro ha commesso un furto a Roma, appunto pe' ritornare in Teramo a commettere, il coito. S siccome sei mesi addietro la moglie del Di Gennaro oblio a soccombire in seguito a bibile ricevuto durante la ma-lalliaj. cosi 1' autorità giudiziaria indagherà so sia del caso di lare un autopsia cada erica, e i'riiciMog'are le vincerò di di qrnella I orini por m !z?o di analisi chimica,
1 inora le noii'.ie della p ti vera Rosaria non sono punto soddisfacenti.
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Una lettera di partecipatone ad un mio amico annuncia mestamenti 1' immatura e irreparabile perdita della signora Hlomena Còmignani, diletta consorte del sig. Ernesto Pensieri De Angelis di Forcella.
Ho il piaceri d'annunciare che il Corriere Abruzzese verrà spedito a tutf isoci del Pretuzio, essmdo cessata la pubblicazione di questo, Naturalmente anch essi si compiaceranno dì guardare in 4* pagina, essendovi nella /a colonna un avviso che li li riguardai
SEDUTE CONSIGLIA RI
Sabato 27 Novembre p. p. si riuniva in sessione straordiiaria ed in convocazione il nostro Consiglo Comunale, Presiedeva l'Assemblea i! funzionante da Sindaco sig. Antonino Moschioni, ad aisisteva quale Segretario il sig. Carlo De Dominicis, Intervennero alla seduta 18 consiglieri, ossia i sig. De Albentiis Federico, Cernili Giuseppe, Ciotti Giovanni ass. Crucioli Giannantonio ass. supp. Costan-1 tini Settimio, Ferraioli Pasquale, Lupi Giti- j seppe, Marozzi Nicola, MezzticefH Dionisio / Mezzucelli Giovami, Michetti Felice, Montani ! Luigi; Montori Ciuseppe^ Moschioni Antonino ^ ¦Sindaco ff., Palcmbieri Nicola, Della Cananea Federico ass. starseli Crescenzio, è Costantini Berardo: questi tre ultimi entrarono nel-
tate a maggioranza di voli lo contro dt»r- *> - **r conseguenza respinta la domanda ileila Sicirtà Musicale. Si venne in seguito a nu nIn2 fi nuovo maestro della Banda Comunale, ti c i. Mezzucelli Dionisio propose che tale norr ^t venisse rimandata alla-discussione dei bilukf'®. Questa proposta sospensiva fu respinta a m gioranza di voti 15 contro 3. Fu nominato nastro della Banda Musicale Lombardi Pietro csn vito 13 contro 2. In questa votazione si .istannero i Con. De Albentiis è Mezzracèili 0rovai! a maggioranza di voti' 9 contro 5 si delibi'n» che qualora gl'introiti della serata a benjelieio d-eila Banda nella prossima Stagione teatrale fossero minori di l. 500 (cosa, sia detto tra parentesi, non presumibile) venga sopperito al'a differenza coi ferodi Comunali, intendendo il Con. di assegnare non meno di tale somma in compenso alla Banda dalla Deputazione Teatrale conceduta gratuitamente all'Impresa sier-. nini. In ultimo ad unanimità di voti venne ceduto gratuitamente' alla Società del Casino Teramano un tappeto di proprietà Comunale del valore di circa l. 340. con che il coioirno potesse servirsene quante v-olte ne avesse bisogno. In queste due ultime deliberazioni prende no parie li Con. essendosi altri 4 assentali dalia stia nel corso dcJla seduta.
Ecco un'altra vita preziosa e cara mancata alla Città nostra ! enrico manoia è là freddo cadavere !....
All'annuncio di sua morte - avuta in conto di pubblico infortunio - chi di Voi, o Signori, non ha visto la tristezza ed il lutto scolpirsi sul volto di ognuno?.. Questo conpianlo universale è il migliore elogio di una vita percorsa nell'operosità, intemorata, benefica.
Quanto meno estesa per spazio, tanto la sua azione fu più raccolta ed intensiva a vantaggio del suo luogo natio: e nel Municipio Teramano, per tempo che corra, la memoria non cadrà dei molti e (leticati ed importanti servigi resi da quel modestissimo quanto nobile Cittadino.
Nei trjsti giorni di nostra fortunosa età in cui il Potere inveì contro i Buoui, Ei non pati carcere ne esiglio , come tanti suoi amici e compagni: aia non fu meno per questo uelu
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------rappire^onianza
JCJjl^ é'fl* numerosi amici dell' est irlo.
Bs^rnìo sla'o questi consigiiore comunale ©d operoso «Usti**» q«*Htro Assessori tenevano i cordoni del f«rotro.
In atifa parie del giornale, troverete b commoventi pa«-j^g de.te dal Cav. Montori.
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\ proposiìo di funerali. "
Pietro ad nn córteo funebre andava Ioniamente una earroaa tirata da due cavalli e bardata a lu\tq.
l'n tale, non ostante ohe avesse vi; lo cataletto e oorleo, c-ì» tu Ha ingenuità si rivolge al suo vioino e gli dice :
guarda vali ! portano il morto chiuso in c^rrv.za. »
Storico! ¦ £ j. "
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\ suo luogo troverete il resoconto della sedata consigliare , importantissima sì per le materie che ¦ vi furono trattate come per la splendida* votazione con cui vennero accolte le relative deliberav.ioni. Siccomo, grazie ai lempl di libertà e .. di massima pubblicità, i nostri Padti coscritti fanno le coso in famiglia e non seguono 1' uso delle, cu a dell' Italia superiore e centrale e di molto sospicuo éel napoletano., di far cioè penetrare nelle aula consigliar i il pubblico di cui si. trattano i più vitali interessi , cosi non mi fu dato di g<,tcr co^l'e o , et me si suol dire, la tìsonomia delja sala. Tuttavia , dal buco della serratura. uno dei miei reporlers ha osservato che V era per aria molla elettricità
il mio reporter temeva qualche scarica. Non ricordava egli che non invano Beniamino Franklin ha inventato i parafulmini.
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Per non contristarvi T animo, non vo' ricordare il il bruito (alto di quei due sciagurati che disonorarono la divisa del più valoroso o simpatico corpo elio vanti il nostre esercito. D" altra parie arrivéribi troppo tardi, dopo i precisi ragguagli forniti dal Virilio e dal lùnes italiano, qual' è la Gazzetta d* Italia.
Più;tosto lasciale clic io accenni a quel caso, che, alcune sere sono, ha fuàostato la nostra clllà.
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Cerio Paolo di Gennaro, individuo pregiudicato, era già conosciuto ai tribunali, ,*nzi qra ancora soflo processo per arcr dato 11 colpi di siile a Hosaria di Luzio, domestica di ssa egregia famiglia teramana»
L' autorità giudiziaria gli a*eva, per questo ferimento , accorda* a la libertà provvisoria,, ed in questo tempo «ra an-dxlo fi Koiiia. Ma, egli doveva sciagnratamenlc richiamare di wmt.o I' alienziono della nostra città Alle ore 8 dol mal-imo del 2-1 , armato di s:ile incontra al Corso la stessa Ro~ ftrb quasi guarita delle ferite dell' altra volta , o le in-Lgg» b»ìn &et»e volte il coltello^ in vario parli del corpo.
iù hmJm :l»i e 1' impressione dolorosa dei cittadini. In men élu? tutu *i dica, una gran fplla circondava la povera vit un,i ebe fa trasportata all' ospedale.
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il fdiitorc, ,il qnale, dopo poche ore, Ira gli
vuuiiiiit/is, intervennero alia spdufa 18 consideri, ossia i sig^Dó Albentiis Federico, Cernili Giuseppe, Ciotti Giovanni ass. Cnicioli Giffiinantonio ass. supp. Costan- 1 tini Settimio, Ferraioli Pasquale, Lupi Giìi- " seppe, Marozzi ìiicola, MezztlcelH Dionisio , j Mezzucelli Giovfinni, Michetti Felice, Montani ! Luigi; Montori (/iuseppe^ Moschioni Antonino \ Sindaco ff., Palanbieri Nicola, Della Cananea Federico ass. S
10 contro 4 riportali dall'altra concorrente Manetta d'Ignazio.Si ritornò poscia di nuovo sul-
11 abbonamento lei dazio consumo, Wcon voti 7 contro 5 si adotti un ordine del giorno del Cav. Montori con emiUdameuto del Con. Cernili; col quale si dava ùcottà atta Giunta per trattare e stabilire V abbinamento, per la Somma che stimerà in sua pruìenza accettare, salvo a riferirne al Consiglio* ini questa votazione si astennero i componenti laGiunta presenti alla seduta. Si passò quindi a discutere la domanda della Società Musical* colla quale sotto certe date condizioni si cliedeva la fusione della Banda del Comune coi quella della predetta Società. Il relatore delh " Cominissìcwie Cavj Scarselff fece una minuti, accurata e voramerìlo bolla relazione, colla,, quale conchiuse pel rigetto della domanda della Soc-iHà MusicalK Parla- . rono co.ii.Ifo loconeliisi'oni ciò 1 relatore i Con.. Michetta e Mejzuceili Giovanni, il primo pi ir d i (Tu sa me iH c ti
VJUclIJlO 111 uno oan/Ott p^» ojn^.w , -------
sua azione fu più raccolta ed intensiva a vantaggio del suo luogo natio: e nel Municipio Teramano, per tempo che corra, la memoria non cadrà dei molti e delicati ed importanti servigi resi da quel modestissimo quanto nobile Cittadino.
Nei tristi giorni di nostra fortunosa età in cui il Potere inveì contro i Buoni, Ei non pati carcere nè esiglio, come tanti suoi . amici e compagni: ma non fu meno per questo della tirannide insofferente, non fu meno cooperatore e confidente nostro in tutto che al trionfo della libertà, all'indipendenza od unità della patria mirar poteva, sicché io non dubito proclamarlo uno dei migliori della forte schiera e degli animosi spiriti che vollero, e fortemente vollero, Italia e Liberia.
La mitezza della sua indole Io salvò dagli artigli dell'odiata Polizia: e fu gran ventura f Perchè negli ultimi 40 anni, nonostante i molli ineffabili dolori, onde fu contristalo, per domestiche sventure, ENRICO MANQJA, non ha cessato mai di essere, con diversi Ùtlizii e qualità, e con devozione intera al paese, sempre e tutto occupato al bene della cosa pubblica messa da lui al disopra delproprii privati interessi. E colTultiino atto di sua volontà degnamente suggellò queir abito di cristiana carità che aveva costantemente informato il viver suo, e pel quale il suo home andrà lungamente benedetto sulle bocche de1 poveri
Vero modello di cittadino!
Degno, che sia proposto ali1 imitazione delia crescente generazioner in cui è riposta la speranza dell' avvenire.
Io che già dall'amore sospinto piansi ama-, ramente,: e volli deporre un ricordo d'affetto sulla tomba di BENIAMINO MàNOJA mison sentilo come Iratto da una forza arcana, e dallo stesso dolore per doppia cagione accresciuto, a compiere oggi il mesto uffizio di dare l'estremo Addio, al. fratello di LUI, ENRICO.
G. MòXTOar ^
F. TAFFiORELU, Diretto- rw^sT
Tip. Pompoi .
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