CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    Anno I.
    Mercoledì 15 Dicembre 1875
    
    PRE8ZI IY ABBONAMENTO
    Anno L 9
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    Per 1 Estere aumento delle spese postali
    Uri numero separato cent. IO
    POUTICO-LETTERAiUO
    Esce il Mercoledì e il @£Lh>a,to IN TERAMO
    La Direnane ed Amm-nietrari&ne sfno prv99Ìsoi iàmen le pi esso Ia Tipvg sf* del giornale
    Inserzione in pàgina eent. 10 per h n&a lunghezza di colonna - in 3' pagina eent. 15 - Per pin inserzioni si la ano seowte - Le lettere affrancate è vaglia postali debbono essere diretti all' ufficio dèi ferriere Abruzzese ia Teramo.
    Avviso
    Essendo collocala la serie delle azioni e-messe per la fondaz one del Corriere Abruzzese ed essendovi tuttavia delle nuore richieste, la Commissione amministrativa-ha deliberalo di emetterne una seconda serie.,
    Le azioni, com' è noto, sono di L. 50 e si pagano nel giro di un anno, sempre che se ne faccia richiesta.
    La nostra settimana parlamentare si aprì con la discussione del bilancio di prima previsione della spesa del ministero delle finanze, ed in poco d1 ora ne furono approvati 42 capitoli. Quando si arrivò al capitolo 54, 1' on. Di Pisa non potè tenersi dal deplorare le soverchie spese che ,, erario sopporta in litigi, e 1'on.tPissavini rincari la dose dicendo che lulti gli. avvocati del Begno d' Italia non pagano per tassa di ricchezza mobile la* somma -hn il crnvornn snftndfi oer sostenere causo
    Abbiamo avuto un discorso dell1 on. Sei-smit-Doda, e poi un battibecco abbastanza vivace tra ,on. Busacca e l'on. Sella intorno al sistema di contabilità fortemente criticato dal primo. Ciò ebbe seguilo, essendosi votato un ordine del giorno dello stesso Busacca di destra cól quale, udite le dichiarazioni ministeriali, si invita il ministro delle finanze a volere studiare la questione e presoli lare un relativo progetto di legge»
    E' venuto in discussione il progetto dell'on. Mancini sull'abrogazione dell' articolo 49 riflettente i dibattimenti alle Assisie e la stampa. Esso fu preso in considerazione dopo alcune parole dell'on. Guardasigilli, il qualo accetta in parte la. proposta modificazione.
    Si è cominciata la discussione sul bilancio del Ministero degli interni, e si occupò l'on. Perrone di San Martino a criticare la Consulta araldica per aver riformato lo stemma dello Stato,
    Entra pure in questa cronaca l'incidente della lettera del gen. Carini già da noi pubblicala nell'ultimo numero, L'on Bertani ha mossa un' interrogazione all'on. Cantelli, la quale però forse non tya più importanza dopo
    e si crea una vita legale, non fecondata dall' alito potente della vita vera ed intima del paese.
    Infatti chi oserebbe affermare sul serio che la panacea ai mali gravissimi, che travagliano i nostri municipi, si troverebbe nel rendere elettiva la nomina dei sindaci? Chi oserebbe; affermare che 1' autonomia già' conferita dalle leggi presenti ai comuni d\ Italia abbia in generale partorito così larghi e copiosi frutti, da richiedere, quasi irresistibile bisogno nazionale, il coronamento dell'edifìcio ? Se un desiderio alberga negli animi onesti e amanti della libertà, è di vedere i Comuni severamente riordinati ; la loro amministrazione non campo chiuso alle gare di uffici e agli odi di parte, ma,palestra feconda ad ogni virile proposito e magnanima ambizione; le loro entrate, spremute con sì fieri stenti dall' esauste vena dei contribuenti, non manomesse : le loro spese» proporzionato alla capacità contributiva dei cittadini, applicare in >.y.-.v
Testo OCR meta' inferiore della pagina

    f*- A i
    Di Pisa non potè tenersi dal deplorare le soverchie spese che 1' erario sopporta in litigi, e V un.Pissavini rincari la dose dicendo che lutti gli. avvocati del Regno sT Italia non pa-, gaiio per tassa di ricchezza mobile la" somma che il governo spende per sostenere causo erariali. L1 on. Minghetti rispose dando alcune informazioni sulle cause demaniali, assicurando eh® in verità non havvi aumento d, litigi Forse nel 1878, non ancora^p.ento, i' aumenta di li li non si sarà verificato, quantunque sdentiamo a credere che il Governo, da un anno all' altro possa frenare la libidine di far cause, ma é certo che sino al 1874, la stessa relazione dell1 on. Corbella constala il fatto di un considerevole aumento di litigi, come inostri lettori potranno osservare dallo specchietto. . clie troveranno nel prossimo numero.
    .Si. è discusso il progetto di legge per mo^ , dltìcazioni dell' ordinamento giudiziario, in cui parlarono il ministro Vigliani, e gli onorevoli Salaris, Della Rocca, Puccini, Auriti e Catucci. Importanti modificazioni vennero fatte» tra cui notiamo quella-sulle graduatorie e su^
    stipendi del personale di Cancelleria. Per le- sentenze de' conciliatori, dietro proposta tf«jr. on. Catucci accettata dalla Commissione si ritenne che gì1 inserv enti comunali, date certe-condizioni, possano compiere l'ufficio di uscieri giudiziari per la esecuzione delle sen-leaze dei conciliatori.
    In grava incidente suscitò V on. Morrone col suo or.diie del giorno che, a nome della Commissione, invitava il ministro Guardasigilli a presentare un progetto di legge «che dia al P. M nistero funzioni conformi agli interessi delia giustizia e che lo facciano il rappre-sentanié libero della legge e della società.»
    Come doveva attendersi, V on. Ministro non . pfcleva accettare un ordine del giorno sonante biasimo per tanti egregi Magistrali. Parlarono in vai a sentenza gli onorevoli De Donno Puccini e Auriti, il quale ultimo dichiarò che il P. Ministero dev'essere un magistrato inamovibile eoo fonz oni temporanee. L'ordine del giorno déir on. Morrone e della Commissione fu perciò respinto, dopo pruova e controprova.
    Stato, i
    Entra pure in questa cronaca l'incidente della lett-era del gen. Carini già da noi pubblicala nell'ultimo numero. L'on Bedani tya mossa un' interrogazione air on. Cantelli, la quale però forse non tya più importanza dopo che T on. Carini stesso ha dichiarali) di non aver mai giretto alcuna letlera ai suoi antichi eie ti ori di Piacenza.
    Per debito di cronista però dobbiamo osservare che sarebbe stato desiderabile, che, come l' on. Carini l)a negato resistenza di quella lettera, . avesse, altresì smentito di aver ricevuto dal ministero, dell' interno Potoria ufficiale della còndidatura ' di Agnone. Questa mancanza" ( S"arà~ Torse "sì ucTfàTà c i obbliga ari attendere qualche altro giorno per vedere più chiaro in cotesta faccenda che ha un non so che di scandaloso e di misteriose insieme.
    La nomina dei Sindaci
    Uno degli articoli del programma del~ la Sinistra,. esposto nel, recente discorso di Stracleìja, fu di render elettiva per parte dei Consigli comunali la nomina dei sindaci. Corri preridi atrio benissimo i motivi, che possono avere indottoci Gapo del*-l'Opposizione parlamentare a reclamare questa riforma, ma nqn ci sentiamo punto disposti a propugnarla. In Inghilterra, dove Je istituzioni libere, sotio da .lunghi anni in pieno ed onorevole esercizio e, le leggi meglio che altrove, vivono nei costumi pubblici, ì partiti non reclamano cke quelle riforme, le.quali siano già rpa-ture nella coscienza universale. Qui è il segreto del loro potere e della lóro forza. In Italia por contrario operano per loro conto, ed antepongono quasi sempre le proprie convenienze ai veri interessi dello Stato. Così il carattere dcìle istituzioni si alterac i partiti si' sepa a m dalla nazione,
    conda ad og.ni. virile proposito e magnanima ambizione; le loro entrate, spremute con sì fieri stenti dall' esauste vene dei contribuenti, non manomesse; le loro spese* proporzionate alla capacità contributiva dei cittadini, applicate in opere produttive di beni durabili; vederli insomma amministrati con reltitudine e saviezza, giustizia ed integrità: al che non è facile giudicare se conferisse veramente un maggiore allargamento delle presenti franchigie.
    Ma se non possiamo approvare, come prematura, la riforma invocata dall' on. Oepretis, disapproviamo completamente i criteri direttivi recentemente, adottati nella nomina dei sindaci. Finché il Ministero si varrà di questo potere per offendere i propri avversari, è naturale che la Sinistra tenti di strapparglielo dalle mani, quand1 anche ne dovesse seguire un danna non lieve alla nazione. Così le intemperanze delia Destra partoriscono le improntitudini della Sinistra, e disseminano il germe di mali gravissimi. Nè parliamo a caso. Abbiamo udito mormorare di una circolare deir on. ministro deir:Interno , che prescrive ai prefetti di "concertare coi deputati di Destra te ,proposte per la nomina dei sindaci; ma*per quanto da qualche tempo in qua ci abbiano dolorosamente avvezzati a vederne di ogni maniera, giudichiamo superiore ad ogni credibilità, che il Ministero volesse colle proprie mani creare un governo occulto irresponsabile nel seno del governo legale, e abiurare da sè stesso alla propria autorità. Che che ne sìa però, certo è che neHa nostra provincia non altro criterio regola il prefetto in queste proposte, che quello della maggiore o minore docilità dimóstrata neLT ultima lotta elettorale, e ' nella politica pettegola» rabbiosa e vendicatrice che n1 è seguita. Così ahi