CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    Per 1' Estero aumento delle spese postali
    Un numero separato cent. IO
    POLITICO-LETTERARIO
    Esce il Mercoledì e il Sabato IIV TERAMO
    La i)irifi«ni ti Amminist ra « toc t tono prttf itei i     Inserzione in 4® pagina cent. 16 peritura lunghezza di colonna - In 3* rafiaa eent. 15 - Per pie inserzioni si fa «a» sconte - Le lettere affrancate e taglia pestali debbono essere diretti all' ufficio, del Corritn Abruzzese in Teramo.
    La politica della settimana
    È facile oggi il compilo del cronista. Non è d1 uopo che indaghi le ragioni di un fatto per afferrare il concetto politico di un governo. Gli basta di riferire le parole che ciascun governo ha espresso per bocca de1 suoi più alti e legittimi rappresentanti.
    Negli Stati dell' Unione americana, il messaggio del presidente Grant al congresso di Washington, raccomanda pria di tutto diverse riforme riguardanti l'insegnamento, e di proibire ai cittadini americani con leggi più rigorose di essere proprietari di schiavi in altri paesi, e constata che le relazioni con le potenze estere sono sodisfacen/i.
    Il punto nero per gli Stati Uniti è certamente Cuba, tuttora in mano degli Spagnoli, i peggiori colonizzatori che si abbia mai a-vuto. La lotti tra gli indigeni e gli Spagnoli segue ancora: la situazione non è migliorata: le bande armate occupano lo stesso terreno e
     »Aii"innn Agcarp. debellate. Chfl
    fatto all' esercito ed alla marina, disse che relativamente al progetto di mobilizzazione dell'esercito, sarebbe follia non spingere le riforme militari fino all'estremo limite possibile, L' Inghilterra, in tal modo, si risveglia e si mostra pronta ad ogni evenienza; ma, noi crediamo ancora che non sarà per TInghilterra che un giorno sarà turbata la pace d' Europa, Non si può così presto rinunciare a certe tradizioni. Anche se lo si tolesse seriamente, non si potrebbe, se non altro perchè Iolin Bull, in fallo di ordinamenti militari, è rimasto indietro, quando le altre potenze facevano inauditi progressi-.
    In Francia le elezioni dei senatori riescono favorevoli ai candidati di sinistra. Meglio per la Francia e per tutti quei popoli che anelano al trionfo della libertà e al progresso della civiltà. Forse i clericali e i fautori di Chambprd troveranno la strada, di entrare nel Senato all'epoca delle elezioni generali; ma crediamo che saranno in esiguo niimfirn. Si ha troppa paura del Medio Evo
    L' altro difetto poi riguarda strettamente e, direm quasi, esclusivamente il Governo, In un articolo del precedènte numero del nostro giornale, a proposito delle elezioni dei sindaci rilevammo che mal opera il Governo quando si racchiude nella ristretta cerchia propria; di talché spesso avviene il caso di vedere eletti dei sindaci, sol perchè siano ministeriali sino air osso, e vengono dimenticati coloro che pur appartenendo al gran partito liberale, non si accordano in parecchie questioni amministrative, con la testa del ministro
    0 del prefetto.
    Lo stesso avviene nella elezione dei Senatori. 11 Governo dimentica bene spesso di essere il risultato di tutte le forze vive del paese. Esso non ha in mira nello scegliere i Senatori che di favorire
    1 propri aderenti e di ingrossare la maggioranza ministeriale. 0 con noi o contro di noi,  dicono i ministri. E' giusto t\>-testo? E' atto politico? Risponda per
    il fatto che il paese cura pochissimo
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    rnente Cuba, tuttora in mano aegji spagnoli, ì peggiori colonizzatori che si abbia mai a-vulo. La lotti tra gli indigeni e gli Spagnoli segue ancora: la situazione non è migliorata: le bande armate occupano, lo stessa terreno e. difficilmente potranno essere debellate. Che cosa fare? chiede a sè stesso il presidente, Grant. Non è possibile riconoscere gì' insorti come belligeranti, perchè ciò sarebbe incompatibile cogli usi internazionali e coi fatti chc escludono in quelli ogni organamento civile. Ma se la Spagna non riuscirà fra breve a terminare la lotta, non sarà improbabile un intervento americano.
    A Pietroburgo* nel pranzo dato per la festa di San Giorgio, lo Czar fece un brindisi agli imperatori d' Austria e di Germania come membri dell' ordine, e soggiunse: « Sono lieto di poter constatare in questa, occasiono che V alleanza intima fra i nostri tre imperi e i nostri tre eserciti, fondata dai nostri augusti predecessori per la difesa della stessa causa esiste intatta in questo momento non avendo per scopo che la conservazione della pace d' Europa. Nutro la piena fidùcia che collo aiuto di Dio, i nostri sforzi comuni raggiungeranno Io scopo pacifico prefìssoci, che tutta Europa desidera e di cui tutti gli Stati hanno bisogno; Dio conservi le Loro Maestà pel benessere dei loro popoli. É
    Queste espressioni dello Czar in un momento di agitazione europea prodotta in seguito al riscatto del canale di Suez, hanno il loro significato per riassicurare gli animi. Ma, è notevole che, mentre la Russia propina alla pace e sa quello che si dice, l'Inghilterra invece prende un atteggiamento che non è da mercantessa com' è stata finora. Imperocché il dnca di Cambridge, al banchetto della sala dti pescivendoli, rispoidendo ad un brindisi
    cn,e anelano ai n;ionio aeua nueria e cu rara gresso della civiltà. Forse i clericali e i fautori di Chambord troveranno la strada, di entrare nel Svenato all'epoca delle elezioni generali ; ma crediamo che saranno in esiguo numero. Si ha troppa paura del Medio Evo e del S, Uffizio ! 11 fatto però, che è d' uopo constatare, si è 1' accordo dell' estrema destra con le sinistre avvenuto per isconfig-gere gli orleanisti.
    Il Senato Italiana
    Il Senato è pur troppo una ruota del carro dello Stato che cammina a rilento. Ogni anno si odono gli ^stessi lamenti, e i giornali non possono a meno di ripercuoterne T eco.. Forse di tutte le accuse che gli si fanno, sono immeritate alcune,, ma queste, sebbene poche, sono di tale importanza che non possiamo nasconderle.
    I difetti più palesi del Senato italiano sono due. L1 uno deriva dalla tarda età che pesa sulle spalle degli eletti. E'inutile gridare che negli uffizi pubblici si ha bisogno di senno, derivante dalla lunga pratica degli affari. Non diciamo che questo debba mancare,* ma non è sufficiente esso solo. Quando si è carico d1 anni, è difficile che neir azione si porti il contributo di vigoria e di forza, senza di cui invano si cerca di animare e di ritemprare T amministrazione della cosa pubblica. L* ardore giovanile è uno dei requisiti più necessari, perchè un' assemblea legislativa non solo si conformi alla ragione dei teiiipi,, ma dimostri altresì una certa solerzia, il cui esempio sarà sprone agli altri. Ora, questa solerzia manca al nostro Senato; il che è dovuto e alla poca buona volontà di alcuni e alla vecchiaia di moltissimi^
    i propri aderenti e di ingrossare la maggioranza ministeriale. 0 con noi o contro di noi,  dicono i ministri. E1 giusto cotesto? E' atto politico? Risponda per noi il fatto che il paese cura pochissimo le discussioni del Senato, mentre s' interessa molto di quelle della Camera; risponda pec noi il fatto che anche i ministri tengono in minor conto il Senato, a cui pochissime volte vengono presentati, di prima edizione, importanti progetti di legge. Che- più ? Gli stessi deputati, i più ministeriali, crederebbero di veder troncata la propria carriera politica, se rinunciassero a Montecitorio per entrare al Palazzo Madama.
    Ciò non solo: scema d~ importanza quel Corpo moderatore, di cui noi non sapremmo vedere la fine in uno Stato com'è il nostro, ma produce bensì una certa snervatezza che si rivela sì nelle discussioni come nelle deliberazioni che savente vengono prese a tamburo battente e secondo i desideri dei ministri, specialmente se trattisi di qualche legge non bene accolta dai partiti più liberali.
    con
    egregi cne siedono sugli scanni del Senato. Sappiamo bene che non mancano animi altieri e indipendenti. Basta lo accennare al nostro concittadino com. Irelli che, non ostante appartenga al partito governativo, pure si oppone al ministero quando n'è il caso. Ma la eccezione non cancella la regola. Per lo più avviene che spesso si mette il polverino alle deliberazioni della Camera o si accetta ad occhi chiusi tutto quanto esce,dal Ministero.
    Questa lacuna derivante dalla mancanza di un elemento giovine ed oppositore noi deploriamo, e desidereremmo, che venisse colmata. Si aprì 1' animo alla spe-
    Tolga il cielo che noi avessimo, ciò, a recar offesa a tanti