CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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     22 - ¦
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    rama, quando vedemmo fra i nuovi senatori I7 on. Sineo, ano degli antichi membri della sinistra subalpina. Ma questo e-sempio rimase quasi unico, e si seguì V antico uso di non nominare che uomini ciecamente aderenti al- creato politico del ministero. Da ciò deriva un rhale che tutti veggono: il Senato lungi-dall'accrescere la propria autorità, la diminuisce di giorno in giorno, e verrà V ora in cui si riterrà come un corpo legislativo del tutto ozioso.
    Quale sarebbe il rimedio?
    Veramente, un rimedio che un mecli-rlico direbbe eroico, sarebbe quello di rendere la nomina dei senatori, parte prerogativa della Corona, parte di seconda e-lczione, cioè obbligando i consigli comunali delle più cospicue città e tutt'i consigli provinciali a mandare alla Camera Alta un determinato numero di senatori. Ma per ora ci contenteremmo di una riforma ben minore e consentita dalle vigenti istituzioni. Il Ministero, invece di vedere nel proprio partito i soli capaci a disimpegnare il grave ufficio di senatore; invece di empire il palazzo Madama di vecchi impiegati, dovrebbe a parer nostro, allargare i criteri della scelta e chiamare anche quelli che non credono alla capacità amministrativa dell' on. Minghetti o alle libere elezioni politiche compiute sotto P on. Cantelli.
    Così potremmo vedere rafforzata l'autorità del Senato nella pubblica opinione, del cui giudizio bisogna sempre tener conto per non avere una istituzione fuori o contro di essa.
    tribuenti o i comuni di questo mandamento, non ha guari il sig. Erasmo Paòlone, prossimo parente dell'esattore decaduto, ed acquirente di una delle due case al medesimo espropriate, presentava una combinazione, me-diante* la quale sarebbero entrate nelle casse dello Stato " della Provincia circa L. 10,000. Ma il sig. prefetto, che pure avrebbe dovuto promuovere con ogni potere queste trattative non meno nell'interesse degli Enti che rappresenta, che in quello dell'ex esattore, la cui posizione sarebbe stata grandemente semplificata e . sollevata da siffatto espediente , mise tanti ostacoli e'accampò così strane pretese verso, jl Paolone, da lasciarsi sfuggire la propizia opportunità di un pronto incasso.
    Di vantaggio Io stesso sig. prefetto, or sono due gfòrni, dissuadeva *Y attuale esattore (succeduto al Mariani coli' aumento d'aggio dal 3 al: 12 0{*) a versare gii arretrati riscossi da contribuenti morosi nel li casse del Ricevitore provinciale,' adducendo che si dovesse pensare ai comuni; il che certo era lodevole premura. Ma (Dio buonoI») perchè pensare ai comuni proprio in questa occasione? Perchè non sorvegliare debitamente I esattoria durante il lungo periodo della mora, e prevenire la catastrofe del vecchio esattore,
    0 almeno scongiurarne i danni nel rapporto degli enti interessati alla riscossione ? Fortuna che il nuovo esattore, essendo persona in teli; g vnte e discreta, non attese .del tutto
    1 suggerimenti del prefetto, ma si limitò- a versare quella somma che in base di un prudenziale riparto apparteneva allo Stato ed alla Provincia!
    Le liti del Governo
    Cronaca Abruzzese
    Aquila.  Gli Aquilani si preparano al concorso agrario che, si terrà in Roma nel-1 aprile prossimo. La Gazzella dà il primo
    ze dell' idioma latino? Non si ritrae la bellezza dell' arte senza ricrearla : nè o£rì gegno è da tanto : e quando pure bastasse ^ gegno, richiederebhonsi quelle disposizioni 1' animo, che quasi sempre la nudità e deformità del vero ti tolgono;" onde seguita cfei nessuna età è tanto capace di sentire e ritrarre il bello, quanto la giovinezza, allorché ti sorride nella mente, ispiratrice di aiti pensieri e di magnanimi affetti, la fuggitiva volani della vita!
    Più volte, rileggendo questo carme, mi è tornato a mente quello del Pepe a Francesce 1 di Napoli, pubblicato dal Saliceti: ma quanto maggiore verità ed efficacia è nel nostro! Dirò con Orazio :
    Quan to recti us bic qui nil moli tur inepte !
    Giudicatene voi stessi :
    0 deca» Europ® eximium, lux: regibus alma. Si qui forte velini piacila, dora ina rier arie, Per quem post varios casus, iniseroique labore* Itala gens tarici e tri, excussis cervice ca'&nis, Imperio potuit componi laèta sub uno : Quandoquidem riragni nec DI munuscula lem-wnl Exigui thuris, vel s'.ratas floribis aras ; Neu te poenileat noslras audisse Camoena», Fallere qneis stndeo occidu» fastidia vii®. Et qneis nunc Beregr     Non sentite in questi versi la soave stizia di una vita che dechina colla coscie»* di non esser® trascorsa indarno ? Quanto Cadore in queir imagine dei piccoli doni *ù spregiati dai numi!...
    Sentite ora il Pepe:
    Spes magna Europae, tieroum lux alm:\ dtetisq** Borbonidum, Austria dumque alto sale snngaiue ftW*"
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    1' od. Cantei li.
    Così potremmo vedere rafforzata l'autorità del Sena'o nella pubblica opinione, del cui giudizio bisogna sempre tener conio per non avere una istituzione fuori o contro di essa.
    no
    N. »
    » »
    Dalla relazione dell'on. Corbetla togliamo i seguenti cenni statistici, che promettemmo nell'ultimo numero:
    1864: cause pendenti
    1872 id. ié.
    1873 id. . id. i 874 id. , id. 1S68: furono in tutto defin. cause Mi
    1872 id. : id. ' ' ¦>>
    1873 id. id. »
    1874 id4>. id. » Ed in quanto alle consultazioni
    quali è permesso di scendere anche più lontano,, essendone tenuto esalto conto, il progresso fu il seguente: Nel 1882: consultazioni » 1370 id.
    1873 id. » 1874 id.
    Come si vede, l'aumento è sensibile e costante. Bazza per gli avvocati.
    N, »
    » »
    8,363 17,011 18.949 21,774 1,527 5,149 7,628 8,110 per le
    7,948 24,205 30,423 34,266
    NOSTRA CORRISPONDENZA
    E nolo che I Esattoria mandamentale di Notaresco, retta finora dal sig. Giacinto Mariani, per la costui inadempienza agli obblighi assunti e i ritardati provvedimenti di rigore da parte della Prefettura, e specialmente dell' ingiunzione di reintegra della cauzione e conseguente dichiarazione di decadenza, versa in una condizione deplorevole con danno evidentissimo dei contribuenti e degli enti interessati alla riscossione. A questo proposilo ci scrivono da quel Comune in data 15 volgente:
    Circa il grave imbroglio dell' Esattoria, cht preoccupa sempre in sommo grado i con-
    aenziase Kp ----- 
    alla Provincia!
    Cronaca Abruzzese
    Aquila.  Gli Aquilani si preparano al concorso agrario che si terrà in Roma nel-1' aprile prpssimo. La Gazzetta dà il primo tocco del segnale con queste parole : sarebbe opera indecorosa ed esiziale per noi della provincia aquilana il non rispondere degnamente all' appello, poiché daremmo campo agi' ignoranti ed ai malignatori di giudicarci erroneamente.
     Domenica ultima ebbe luogo nella chiesa di S. : Francesco la festa annuale scolastica, sacrala ad Oronzio Gabriele Costa, naturalista napoletano. Lesse una bella relazione il Preside del Liceo cav. Alcesle De Lol-lii, a cui seguì l'elogio dei Costa, letto dal prof. Alessandri. ,
     Nel consiglio ,com. il Sindaco presentò delle proposte di aumento dei dazi, e di modifiche delle disposizioni per la esazione di alcuni di essi,, per ottenere il pareggio del bilancio..
    Chieti.  Si aprì un ufficio telegrafico a Lama dei Peligni, e la popolazione1 festeggiò quesf avvenimento;'
    ò -litui - ;'
    BIBLIOGRAFIA
    AD REGEM IT AL LE VICTOR1UM EMANUELE»! ¦
    CARMEN ALOISII VINCIGUERRA
    111.
    Riordila la tela del carme, scenderò nel-1 esame delle sue più riposte bellezze. Ma chi potrebbe annoverarle tutte? Come ritrarre Tal-lezza delle imagini, la gagliardia dello stile, la purgatezza del gusto, la purità o native falloz- j
    w ..... ^ I ¦ ¦ ¦ " '» 1111%
    slizia di una vita che dechina colla coscio,^, di non essera trascorsa indarno f Quanto caiu dorè in quel!1 imagine dei piccoli doni non spregiati dai numi!...
    Sentite ora il Pepe:
    Spes magna Europse, ileroum lux alma #ècusq;fe Borbonidam, Austria dumque alto sale sanguine Prinejm Àggrederé, et nostra? neu despice, Dive, Caraoenai Aeterni monumenta l'etri, et facta inclita nugn« Cantautes Catharin:i', et grandia nomina Coolo Audita, et in terris nullum peritura per aevuin: Quandoquidem Paullus spaliosi maximum Haere» Imperii bello assurgit, socia arma ministrai, Magnanimoque tuo Genitori in foedera junctuj Terrorem ingeminans hosles e limine trudil ilesperiitì magn;e, saeva diiione prementes Regna aiiena, kominum yertentes jura deùmrfus, Spiranles nefas, et diri elimina belli.
    Senza .esaminare quanto le armi francesi, che occuparono l'Italia tra il cadere del secolo scorso e i principi del presente, meritassero queste fiere rampogne, e senza negare rive-renza a tanta luce d' ingegno, quanta ne rifulge nel Pepe, chi non sente in questo brano
    fa) Beregra o Berelra fu colonia Ialina neIV Agro prt-luziano. Nel Catalogo delie colonie, compilalo da Frontini, è detta eziandio Vercgra con queste parole: Veregranu^ a-ger ea legè continetur, qua et «ger theatinus. beila sui Sc'de si disputa assai fra gli eruditi. L'autore di questa poemetto segue l'opinione del Cluverio e del Delfico (Bernardini,) nktV Interamnii Preluarà; che la pongono nel luaj» o»' è ai presente Chi-iella del Tronto; ma io credo che H desiderio d'illustrare con questa memoria il luogo natio più che. altro, lo abbia indotto a ciò. Perocché le ragioni' addome dal Delficoin sostegno di questa ipotesi sono pti verità debolissime, e contrastano eoli' autorità di Tolomeo, che lasciò scritto: Pcbtutiorum civilates, qui sunt magis o-ricntales Marsis Beregra. tnteramnia: ciò che favorisce l'opinione di coloro che la po igono nel paese di Montorio. ove dipartendosi dalla Salaria discendeva la via Ha > sua che sulla sinistra del Vornano conduceva alla marina Vie ne in sostegno di questa opinione la seguente bellissimi iscrizione, ritrovata pochi anni fa presso Montai io sul pavimento di un tempietto ad Ercole, riferibile al secondi/ consolato,di Pompeo p di Crasso, cioè all' anno 699 di Rumi e già illustrata dal pr. fossore Barnabei: nella quale va ptf * cipuamente notato il raro arcaismo dell' eisdemque per ii-demque: ,
    Q. OFILLIVS. C. F. R YF. SEX. CALIDENUS. KF Q > T. TE3IONIVS. T. L. FLA.C. MAC. A£D. UEHC. D. V. S. FAC. P1NG EISDEMQ P R CN. POMPE IO. M. LICINIO COS. ITER