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POLITICO-LETTERARIO
Esce il Mercoledì e il Sabato IIV TERAMO
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PRO DOMO. ..
Col 4. deiranno il Corriere Abruzzese compie un mese di vita; però gli usi giornalistici gli danno il diritto di intestare: ANNO II.
Che sia un anno o un mese, poco importa: i nostri benigni lettori hanno già compreso V indole del giornale, i modi di redazione e la natura del suo carattere. Le promesse fatte vengono mano a mano mantenute: le appendici avranno il loro svolgimento necessario: e in quanto a ricchezza di notizie, vi concorreranno ad aumentarla la Deputazione provinciale, la Giunta comunale e il Consiglio scolastico provinciale, i quali, con recenti disposizioni, accordarono gentilmente di comunicarci le loro deliberazioni ufficiali,
Noi quindi non aggiungiamo altro al programma: solo avvertiamo i nostri associati che ci adopereremo affinchè rice-
sumerne brevemente il tenore e richiamarvi su P attenzione dell' on. Deputazione provinciale e del^Ministoro. Nelle cose del Comune di Castellamare si esplica in tutta la sua morale deformità la politica partegiana e violenta del prefetto, che non può ancora digerire la diffalta ivi patita nelle elezioni politiche. Ricordiamo che per indurlo a presentare alla Deputazione il reclamo dei 108 impiegati della ferrovia per la iscrizione nella lista, fu mestieri di una protesta giudiziaria; e ciò mentre in Teramo egli in persona andava sollecitando cogli altri capi di servizio, i reclami dei questurini, secondini, gabellieri ec, per infarcirne le liste, e mettersi così nelle mani un mezzo non meno sicuro che ignobile di superare gli avversari: cosa che difatti conseguì. Più tardi venuta in discussione la lista, il prefetto dimenticò i precedenti stabiliti a proposito di quelle di Morro d' Oro e di Teramo circa la iscrizione degli analfabeti e degl* impiegati, e applicando visibilmente due pesi e due misure votò per l'ammissione di quelli e l'esclusione di questi:
gli eletti in quel comune; aizza sempre più con indegne protezioni le ire intestine, e ritardando i provvedimenti di ragione sopra un ricorso già da quattro mesi prodotto, avvezza le moltitudini al dispregio delle leggi e delle stesse Autorità costituite. I nostri amici di Castellamare si domandano se questa condotta è tollerabile in un paese civile e sotto il governo costituzionale del Principe, che. acclamato dalle popolazioni, occupò queste Provincie proclamando la necessità di restaurarvi l'ordine morate!....
NOSTRA CORRISPONDENZA
Genova 22 dicembre 18Ti CRitardata)
Acconsento al vostro gentile invito, e mantengo la parola mandandovi ad ogni tanto qualche notizia da questa nostra metropoli ligure. Attendetevi però delle cose di poco momento. e perchè non so fare nnlla di ottimo, e perchè ho poco tempo da disporre; e col-
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lioni. accordarono gentilmente di comunicarci le loro deliberazioni ufficiali,
Noi quindi non aggiungiamo altro al programma: solo avvertiamo i nostri associati che ci adopereremo affinchè ricevano il giornale nel medesimo giorno in cui si stampa.
Coloro che non ancora hanno pagato il semestre d'associazione, sono pregati a farlo subito.
I nuovi associati, pagando anticipatamente, avranno gratis i numeri del dicembre. ^
Ripetiamo qui appresso i prezzi d'associazione:
Anno L. 9, 00 Semestre L. 5, 00 Trimestre L. 3, 00 Mese L. 1,25 E con ciò auguriamo ai nostri lettori saliate e pr»ospor*itèi.
LA DIREZIONE
per tutto il Regno
Le elezioni di Castellamare
Riceviamo da Castellamare Adriatico una corrispondenza vivacissima sul ricorso avanzato fin dallo scorso settembre dai signori Malagrida, Marchigiani, De Iaco-bis e Muzi avverso la risoluzione di quel Consiglio comunale emessa in data 27 a-gosto ultimo, colla quale vennero annullate le elezioni seguite il 22 del precedente mese di luglio. Per ora, non volendo aggravare la misura, ci asteniamo dal pubblicare questa lettera, bastandoci di rias-
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posito di quelle di Morro d'Oro e di Teramo circa la iscrizione degli analfabeti e degl' impiegati, e applicando visibilmente due pesi e due misure votò per l'ammissione di quelli e l'esclusione di questi: nel che per mala venfcurajfu seguita dalla maggioranza della Deputazione. Prodotto ricorso alla Corte di appello avverso siffatta decisione, venne la medesima revocata e ordinata la iscrizione dei ricorrenti nella lista. Muniti di questa sentenza essi si presentarono all' urna, il 22 luglio, e dall' Ufficio provisorio costituito dal Sindaco ed altri capi della fazione avversaria per futilissimi pretesti vennero ributtati. Battuto nondimeno 1' Ufficio provisorio nella costituzione dell'Ufficio definitivo, comunque non vi prendessero parte i 108, ed ammessi naturalmente a votare i reietti, essendone seguita una splendidissima vittoria degli opponenti ; eccoti il Consiglio comunale, come nave prossima al naufragio, ricorrere al dritto di rappresaglia e annullare V elezioni non sappiamo bene con quali ridicoli motivi, ma certo perchè gli eletti fanno ombra alla fazione, che da 15 anni, col mantello della servilità politica, despotizza nel Comune. E dopo tutti questi fatti il cav. Maccaferri invece di chinarsi innanzi a un solenne pronunziato dell' Autorità giudiziaria, e alla volontà del corpo elettorale splendidamente manifestata; invece di temperare l'ardore de' suoi improvvidi amici, e di proclamare coli' esempio il culto della legge, di quella: leggo che ha sempre in bocca appunto perchè non sente nel cuore; invece di conquistare al Governo colla severa amministrazione della giustizia la simpatia della classe elevata e veramente conservatrice, a cui appartengono
Acconsento al vostro gentile invilo, e mantengo la parola mandandovi ad ogni tanto qualche notizia da questa nostra metropoli ligure. Attendetevi però delle cose di poco momento, e perchè non so fare dnHa di ottimo, e perchè ho poco tempo da disporre; e col-1' usata vostra bontà gradite il piccolo dono, badando al cuore di chi offre, che dà solamente ciò che può.
In questi giorni,, e nelle ore serotine, il nostro Municipio si è nuovamente riunito p r continuare e finire la discussione del bilancio.
Dopo avere approvata la conservazione di alcuni sussidi a diversi ospedali o amministrazioni d' altre Opere pie, venne in discussione 1' esistenza della Banda civica; che fu abolita con sedici voti contro sedici. La Giuntat per i motivi esposti nella sua relazione, non aveva più inscritto nel bilancio pel 1876 la solita assegnazione di L. 18v0,00; e così cesserà questo oggetto di lustro per la nostra città. Ma deve io trovo troppo spinta la economia si e nello avere abolito f' assegno di L. 500 che ogni anno davasi alla Società ligure di storia patria. Anche questa abolizione era proposta dalla Giunta. Cotesta piccola somma era poca cosa per un Municipio come il nostro, ed- era gran prò ad un Istituto che entrato or ora nel suo 19° anno di vita, ha saputo colle sue dotte pubblicazioni cattivarsi la stima e 1'ammirazione dell'Europa non solo, ma anche delle lontane regioni di America.
Lo avere accennato alle lontane regioni di olire T Atlantico per successione di idee mi reca- alla mente (e non posso lasciarlo in silenzio) il generoso dono pervenuto or ora a questo civico Museo di storia naturale da un dotto naturalista, il fiorentino 0. Beccari. Per chi lo ignorasse è bene si sappia, che il Beccari partì per la sua nuova spedizione con un legno noleggiato qui, sussidiato dal Municipio, per cui inalberò sul medesimo la bandiera glbriosa di Genova. E giacché parlo di viaggiatori non voglio tacervi che si attènde nella nostra città a giorni il march. O. Antinori,
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