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temperale. La rigidezza del clima, i grandi bisogni della vita imbarbariscono i popoli, e spesso rendono le regioni inabitabili. Or come vorreste che gli nomini, per barbari che sieno, mettano innanzi la Siberia all'Italia ? Per questa ragione dobbiamo dire, che l'occidente ed il settentrione di Europa, descrittici dagli antichi autori come freddissimi, ricoverti d'immense selve, sterilissimi, dovevano essere negli antichi tempi quasi disabitati. L'uomo rende abitabile quasi ogni regione del globo coll'abitarvi per tre o quattro secoli ( 1 ).
§. 5. Quale strada tengono le genti nel diffondersi?
I popoli sono aquilegi da natura, e perciò ne'tempi antichissimi dovean trarre lungo i fiumi la lor vita, nelle pianure dove abbondan l'acque scorrenti, latte naturale del secol d'oro: e nelle pianure lungo i fiumi ed i ruscelli meglio che ne'monti fanno gli alberi fruttiferi, e là son larghi agli uomini di pomi più copiosi, più salubri, più appariscenti, più saporosi : nei piani e nelle valli dovean forse più facilmente spandersi gli animali meno selvaggi, più deboli e più facili a si aggregar sotto la guida dell'uomo, come la pecora ed il bue, l'asino ed il cavallo; e la copia de'pesci non sulla cima-de'monti, ma per entro i fiumi, i laghi, il mare aver si poteva. Dunque i primi popoli non entro gli spechi ed i seni delle montagne a guisa di orsi incaverna-vansi, non sul dorso de' più alti monti menavan lor vita, come Virgilio, Eneide 1. 8., canta dei nostri Aborigeni:
. .. Questi contorni Eran pria selve, e gli abitanti loro Eran qui nati, ed eran Fauoi, e 'Ninfe, E genti che di roveri e di tronchi
(j ) Jannelli, Iscrizioni Osche, sez. ir. p. «8. — Unum modo repeto, quodproprius ad rem faeity omnes scilicel claras et insigne$ gentes veteres positas fuisse infra gradum 45 latitudini$ Norticae, nec unam posse ex-ettariy ante VI. saeculum proqhristianum, quae ultra gradum 46 patita y magna aliqua opera peregisset : quod factum tum ex oppartunime et fa-ciliare coloniarum dircctione circa grad. 36 - 45 : tum climatum Norti-corum intractabilitate ob immania f rigora, et perpetuai nivet, et nemora et sylvas interminabiles.
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