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Naie, né di costami, né di colto, Né. di tori accoppiar, né di por viti, Né d'altre arti, o d'acquisto, o di risparmio Avean notizia o cura: e'I vitto loro Era di caeciagion,- d'erbe e di pvmi ; E la lor vita, aspra, innocente e pura. Saturno il primo fu che in queste parti Venne, dal eiel cacciato, e vi Caseose ; E quelle rozze genti, ohe disperse Erau per Questi monti, insieme accolse, E dié lor leggi: onde il paese poi * Sia le latebre sue Lazio nomoasi*
né, peregrinando, a guida le catene de'monti, prendevano, ma lungo le acque scorrenti si davano a costruir le rozze capanniiole,* spiegar le tende pastorali. Nel diffondersi per le vétte de'monti a mille difficoltà certamente andare incontra dovevano, a pochissime diffondendosi lungo i gran fiumi nelle valli e nelle pianure: per le prime la diffusione del genere umano si sarebbe renduta quas'impossibile, o per lo meno le genti si sarebber disperse per la gran selva di Vico, laddove i lidi del mare e le sponde de'fiutni sono una guida e come una strada naturalmente fatta per allargarsi i popoli nelle marine e* mettersi dentro ne'luoghi mediterranei. Per # . questa via non rompevasi il nodo eie'popoli emigrati co'po-poli fratelli o padri; i mezzi di vivere quasi sicuri,-le comunicazioni facili e naturalmente disposte, la dispersione tornava quasi impossibile: a questo'modo aver possiamo una guida nel rannodare le antiche famiglie ad un ceppo comune, un filo per non disperderci entro al labirinto delle ricerche etnogonkhe, una fiaccola che ci allumi nel bujo di tante tenebre. • 0
I più gran fiumi adunque, se formano un circolo comunicatore di acque sulla terra, furono anche i più gran diffonditori e comunicatori di popoli, e quasi le vene delle antiche società ; furono essi gli acheloi fecondanti coi loro corni di abbondanza, i donatori di ogni maniera di beni, i padri delle più grandi città, la fucina delle più numeróse
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